La nuova Giunta mazarese avrà 7 assessori. L’ARS vota la legge sulle giunte comunali.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Marzo 2019 23:03
La nuova Giunta mazarese avrà 7 assessori. L’ARS vota la legge sulle giunte comunali.

Il Governo Musumeci battuto all'Ars sulla legge che modifica le composizioni delle giunte comunali. Con 26 voti contrari e 16 a favore l’Assemblea Regionale Siciliana ha bocciato l’articolo 1 della legge sulle giunte comunali che prevedeva che almeno il 40% degli assessori dovesse essere di sesso femminile. La norma è stata cassata con il voto segreto. I sindaci non avranno dunque alcun vincolo nel nominare assessori, e non dovranno rispettare l’alternanza fra uomo e donna e potranno indifferentemente scegliere consiglieri comunali o professionisti esterni.

L’emendamento approvato dall’Assemblea regionale era stato presentato dal Movimento 5 Stelle. Subito dopo la votazione, che si è conclusa con 26 sì e 16 no, la seduta è stata sospesa per qualche minuto, poi si è proceduto con l’approvazione del resto degli articoli. La legge – che dunque adesso è stata approvata, pur senza le quote rosa – era stata proposta dalla Giunta regionale. Fra le altre misure, la norma prevede che le giunte comunali possano essere composte da un massimo di 11 assessori nel caso di Palermo (al momento sono 8), di 10 per i Comuni con più di 250mila e meno di 500mila abitanti e così via; a Mazara del Vallo il prossimo sindaco potrebbe dotarsi anche di una Giunta composta da 7 assessori.

Entro il 3 aprile i candidati sindaci devono presentare il programma e almeno 3 assessori designati. Prima del ballottaggio si dovranno dichiarare altri due assessori. Poi, secondo i tempi tecnici della pubblicazione della legge e dopo lo modifica dello Statuto comunale, saranno designati gli altri due assessori che potrebbero essere anche un consigliere comunale o un professionista esterno. Fra le altre misure, la legge agevola le tornate elettorali nei centri con meno di 15mila abitanti e un solo candidato sindaco: finora era necessario la partecipazione al voto del 50 per cento dei residenti, mentre da adesso si eliminano dal quorum gli elettori iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.

Francesco Mezzapelle  

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