La “banda dello specchietto” colpisce ancora

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
28 Luglio 2013 09:37
La “banda dello specchietto” colpisce ancora

"Mi hai rotto lo specchietto retrovisore dell'auto, ma se mi dai subito 30 euro sistemiamo tutto, altrimenti ci tocca interpellare l'assicurazione e allora sì la spesa per te sarà più cara". È la minaccia utilizzata da un paio di persone che nelle ultime settimane tentano di truffare i

malcapitati automobilisti mazaresi ed anche di città viciniore. I truffatori agiscono a bordo di una Fiat Punto di colore verde (simile a quella in foto); alcuni cittadini che non sono caduti in trappola hanno segnato la targa dell'auto: BK676RX; la stessa targa riporterebbe Padova come luogo di immatricolazione. A quanto pare la stessa tipologia di truffa è stata registrata nei mesi scorsi proprio in Provincia di Padova.

Ma come agiscono? Generalmente sono due donne, a volte vi è un uomo. La Punto si ferma ai lati della carreggiata, una donna scende insieme ad una bambina/o e fa finta di aiutarlo a rigettare perché colto da un malessere. Nel frattempo il conducente aspetta che arrivi nello stesso senso di marcia un'auto e quando questa gli si affianca le lancia qualcosa in modo da simulare la collisione fra i rispettivi specchietti. Il malcapitato sente il botto e credi aver rotto lo specchietto alla Punto che nel frattempo gli affianca.

Così i truffatori contestano all'automobilista la rottura dello specchietto. La vittima, presa alla sprovvista, si trova quindi faccia a faccia coi malintenzionati che, in maniera insistente, mostrano il danno subito dalla loro macchina. A quel punto sostengono che si possa sistemare la faccenda con qualche decina di euro altrimenti bisogna fare la denuncia all'assicurazione. La brutta esperienza è toccata a diversi automobilisti mazaresi nell'ultima settimana. Qualcuno ignaro della truffa ha pagato pensando di non avere grattacapi con l'assicurazione, altri automobilisti hanno capito il trucco, c'è pure chi ha fatto notare agli stessi truffatori l'utilizzo della cera nera per simulare la strisciata, in quel caso, su minaccia di chiamata dei carabinieri, si sono allontanati.

Dove hanno agito? In alcune arterie principali della città, sono stati notati in via Salemi, anche nella zona del cimitero, oppure al Trasmazaro. Chi ha raccontato quanto accaduto ha riferito che l'accento dei truffatori sarebbe slavo.

Come redazione di www.primapaginamazara.it consigliamo agli automobilisti di fare molta attenzione: mai consegnare denaro, ma comporre subito il 112 riferendo l'accaduto e richiedendo l'intervento.

28-07-2013{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza