“L’Italia si ferma a Mazara del Vallo”. Viaggio al centro del malessere (II puntata). Venerdì corteo cittadino

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Dicembre 2013 10:06
“L’Italia si ferma a Mazara del Vallo”. Viaggio al centro del malessere (II puntata). Venerdì corteo cittadino

Anche diversi studenti partecipano allo sciopero nazionale indetto dal "Movimento dei Forconi" e che dovrebbe durare fino alle 22 del 13 dicembre. Nel presidio presso l'Agip, all'uscita a/29 in direzione Marsala,

i ragazzi supportano l'attività degli scioperanti nel fermare i veicoli e sensibilizzare i conducenti sui motivi della protesta. Sono soprattutto studentesse del locale Liceo Artistico. Vogliono dire la loro, affermare le proprie ragioni contro un sistema che negli ultimi anni ha gettato il mondo della scuola (ma anche quello universitario e della ricerca in generale) indietro di decenni. Loro non ci stanno e lo ripetono in coro. Abbiamo sentito alcune di esse .

"Chiediamo –ha detto Simona Bono- un futuro migliore rispetto a quello che ci stanno prospettando. Bisogna innanzitutto intervenire per migliorare le condizioni delle strutture scolastiche, la Provincia, ad esempio, solo da qualche giorno è intervenuta per sistemare i termosifoni, morivamo dal freddo. A parte questi problemi, i nostri interrogativi e dubbi sono legati al nostro avvenire dopo la scuola. Avremo lavoro? La disoccupazione è un fenomeno dilagante. Chi sta al potere sta costruendo una società fondata sul precariato, una vera e propria forma di schiavitù".

Molte sono le studentesse figlie di immigrati maghrebini (vedi foto), loro sono mazaresi perché nate qui e lo sottolineano: "questa –ha affermato Ines Said- è la nostra città, qui siamo nate, qui vogliamo costruire il nostro futuro, creare la nostra famiglia, crescere i nostri figli. Non vogliamo tornare nella terra dei nostri padri. Però vediamo che qui ci sono molti problemi sia di carattere culturale che economico. Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza a questi ragazzi, molti sono padri di figli e non hanno la possibilità di fare la spesa, chiedono il lavoro, la loro lotta è anche la nostra. Il Governo fa solo proclami ma di fatto non è intervenuto per risolvere le problematiche legate all'occupazione ed al lavoro in generale". E così parte un altro coro.

Nel frattempo il Comitato organizzatore del presidio ha indetto per venerdì un corteo cittadino che partirà alle ore 9 da piazza della Repubblica per raggiungere Piazza Matteotti. Così si legge in una nota: "ora o mai più. Tutta l'Italia scende in piazza, Mazara che fa? Invitiamo cittadini, commercianti, studenti, disoccupati, imprenditori e tutti quelli che vogliono dire basta".

10-12-2013 11,00

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