L’irrisolto problema delle discariche di eternit nel territorio mazarese

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Aprile 2014 06:53
L’irrisolto problema delle discariche di eternit nel territorio mazarese

E' di ieri la scoperta di altre lastre di eternit abbandonate in città. Questa volte ben sei lastre di eternit sono state abbandonate vicino a dei cassonetti di rifiuti in piazza Rosso San Secondo, ai lati della Chiesa di Santa Rosalia,

luogo molto frequentato da ragazzi dell'Azione Cattolica e degli Scout ma anche da quelli residenti nell'area che spesso giocano a pallone nello stesso piazzale.

Ovviamente a depositare le lastre di eternit (vedi foto 1) sarebbero stati cittadini incivili non curanti del serio rischio provocato alla salute dalla liberazione delle polveri di amianto dalla frantumazione dell'eternit; oppure si tratta di cittadini ignari del pericolo.

L'inalazione delle polveri sottili (polveri d'amianto) si concretizzano in patologie cancerogene quali: carcinoma ai polmoni, carcinoma laringeo, carcinoma allo stomaco, carcinoma ai reni ed aumento di leucemie.

A segnalare il problema alla nostra redazione ed a quella dei colleghi di Televallo è stato il cittadino mazarese Benedetto Apollo il quale ha sottolineato: "Nell'immediato chi di competenza dovrebbe rimuovere immediatamente le lastre di piazza Santa Rosalia, sarebbe però necessario che la prossima Amministrazione comunale -ha sottolineato Apollo- si impegni firmando una convenzione con una ditta specializzata in rimozione di materiale tossico per incentivare i cittadini a sbarazzarsi di materiale pericoloso pagando un prezzo ragionevole; purtroppo molti cittadini non avendo i mezzi economici preferiscono, ma si tratta di un comportamento incivile, abbandonare l'eternit dove capita".

Il problema eternit nel territorio mazarese esiste, e come! Pensiamo anche alle lastre di eternit abbandonate da un paio di anni sotto una scala all'interno della centralissima chiesa di Sant'Ignazio; dopo diversi nostri appelli e di altri colleghi della stampa, le lastre furono rimosse dopo qualche mese; bene non vorremmo che accadesse lo stesso per quelle abbandonate in piazza Rosso San Secondo (vedi foto 2) .

Il problema eternit è stato sollevato anche attraverso una interrogazione scritta al sindaco Nicola Cristaldi, dai consiglieri Gianluca Messina e Francesco De Blasi, nel corso della seduta consiliare del 29 aprile scorso. Messina e De Blasi fecero riferimento alla legge 27 marzo 1992 n° 257 che disciplina la normativa relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto, normativa che peraltro nel corso degli anni è stata arricchita da numerose integrazioni e circolari che si muovevano di pari passo con le nuove scoperte scientifiche.

L'interrogazione seguì un sopralluogo effettuato dagli stessi consiglieri qualche giorno prima nelle vie Giuffo e Buttitta, in Contrada Lo Zano dove hanno scoperto, in verità in molti ne conoscevano già l'esistenza da anni, di discariche di eternit (vedi foto 3); nella stessa zona dove la situazione è disastrosa, fra i tanti rifiuti tossici, gomme, plastica etc. vi sono numerose taniche di eternit, molte delle quali già frantumate e quindi si sono liberate polveri sottili di amianto.

La stessa cosa è verificabile in altre parti del territorio, vedi Santa Maria, Costiera, Affacciata, Bocca Arena e Tonnarella pure vicino all'oasi di Capo Feto: sarà anche questo il motivo dell'alto tasso di tumori, soprattutto infantili registrati in questi anni in città? La questione riguarda la collettività mazarese, un problema che non può essere cavalcato da una sola parte politica.

Denunce di presenza di discariche di amianto in varie parti della città erano già pervenute nell'estate 2012 dal coordinamento mazarese di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel), una lettera al sindaco Cristaldi sulla "questione amianto" era stata scritta congiuntamente dalle associazioni "Uniti per l'ambiente", "Legambiente Mazara", "A.i.p.s.- Mazara", "A.i.p.a- Mazara", "C.p.a", "Associazione Antiracket "Io non pago il pizzo e tu?" e Wwf-Mazara"; con la stessa lettera l'amministrazione comunale aveva anche ricevuto una corposa documentazione fotografica e video sulle numerose discariche di eternit disseminate lungo il territorio.

Ci interroghiamo se i responsabili locali della salute pubblica abbiano portato la problematica nelle giuste sedi, agli organi giudiziari ed alle forze dell'ordine. Necessita con urgenza avviare una bonifica, nel concreto, di tutte le discariche abusive; non bastano solo le ordinanze e cartelli per ricordare le pene ad eventuali trasgressori.

Magari chissà cercando le discariche eternit da bonificare si potrebbero anche scoprire altro tipo di "materiale", forse ben nascosto in qualche cava , causa delle migliaia di tragedie familiari consumate negli ultimi decenni e ciò con grande crisi di coscienza per quei mafiosi che hanno svenduto il territorio dei loro figli e nipoti.

09-04-2014 8,50

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