Il sindacalista mazarese Donato Giglio assolto dall’accusa di diffamazione

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Luglio 2015 12:33
Il sindacalista mazarese Donato Giglio assolto dall’accusa di diffamazione

“E’ stato dimostrato che Donato Giglio non ha diffamato nessuno”. E’ quanto afferma l’avvocato mazarese Vito Perricone dopo la sentenza del giudice monocratico di Marsala Marcella Greco che ha assolto (“il fatto non costituisce reato”) il sindacalista mazarese del Diccap dall’accusa di diffamazione. Donato Giglio era finito sotto processo dopo la denuncia contro ignoti sporta dai vigili (tra cui l’ex comandante La Rosa) citati nella lettera a firma del “Popolo dei vigili urbani onesti” che nel 2008 fu inviata a Procura, Corte dei Conti, al sindaco Renzo Carini, a sindacalisti e a diversi organi d’informazione.

Il sindacalista fu indagato perché, un paio di giorni dopo l’arrivo della missiva, si presentò con una copia in mano alla riunione della “delegazione trattante” indetta al Comune per affrontare la vicenda. Nella lettera anonima (autori mai individuati) si denunciava l’erogazione di somme ad alcuni i vigili per il Progetto Estivo senza assegnazione di fondi da parte del Comune e in contrasto con le normative contrattuali, la presunta distrazione di fondi a favore di altre attività, l’uso improprio dell’auto di servizio, la concessione di settimana “corta” come compenso per presunti servigi resi e favoritismi vari.

Si denunciavano, inoltre, esoneri “immotivati” da servizi e “pressioni” per costringere i vigili a fare più contravvenzioni. Infine, a dare “colore” alle tre pagine anche vicende di natura privata: presunte storie di relazioni sessual-sentimentali tra vigili e vigilesse.

Scoppiato il putiferio, l’allora assessore alla polizia municipale Salvatore Adamo annunciò l’avvio di una indagine interna, mentre il comandante La Rosa e gli altri tre vigili citati nell’anonimo firmarono una denuncia contro ignoti. “Non sono stati commessi illeciti e lo dimostrerò – dichiarò l’allora comandante - Mi auguro che a scrivere queste cose non sia stato davvero qualcuno che veste la nostra divisa. Sono soltanto illazioni, non c’è nulla di concreto. E’ una vigliaccata, un attentato, un modo per buttare fango sul corpo dei vigili e sul sottoscritto". (in foto Donato Giglio)

Francesco Mezzapelle

17-07-2015 14,30

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