Il motopesca mazarese Aliseo aggredito da una motovedetta tunisina in acque internazionali fra Tunisia e Libia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Agosto 2017 10:05
Il motopesca mazarese Aliseo aggredito da una motovedetta tunisina in acque internazionali fra Tunisia e Libia

Il peschereccio "Aliseo", del compartimento marittimo di Mazara del Vallo, ieri sera, intorno alle 21, è stato aggredito in un tentativo di sequestro da parte dell'equipaggio di una motovedetta tunisina mentre si trovava in acque internazionali, a circa 30-35 miglia Nord-Est da Zarzis, non distante dal confine con la Libia.

Lo dice l'armatore Manuel Giacalone. I tunisini avrebbero sparato colpi d'arma da fuoco verso il natante italiano che secondo l'armatore era in acque internazionali.

"Il nostro peschereccio, che a bordo ha 11 uomini di nazionalità mista - dice Giacalone - come dimostrano i tracciati del blue box si trovava in acque internazionali quando è stato preso d'assalto dalla motovedetta tunisina dalla quale sono stati sparati colpi di arma da fuoco. L'abbordaggio si è protratto per circa un'ora e per fortuna non ci sono stati feriti". Dopo l'allarme lanciato dal peschereccio è arrivato nella zona di mare un elicottero della Marina militare italiana che ha consentito di sventare il tentativo di sequestro.

Il capitano dell'Aliseo, Domenico Ingargiola, ha spiegato ai militari della Marina italiana, giunti con una motovedetta, cosa sarebbe avvenuto. Il 2 agosto scorso, sempre a circa 30-35 miglia Nord-Est da Zarzis, una motovedetta militare tunisina aveva preso di mira un altro peschereccio mazarese, l'"Anna Madre", che ieri sera ha rivissuto le fasi del tentativo di sequestro perchè si trovava nelle vicinanze dell'Aliseo. Il 3 agosto scorso era stato l'equipaggio dell'Aliseo a dare l'allarme per il tentativo di abbordaggio dell'Anna Madre.

Al comando generale delle capitanerie di porto la Marina militare tunisina avrebbe confermato il tentativo di sequestro del peschereccio. "Fare il nostro mestiere - conclude Giacalone - è diventato oltre che troppo oneroso anche troppo rischioso. La nostra marineria subisce attacchi in acque internazionali da oltre trent'anni. I danni economici sono enormi così come quelli psicologici e sociali, tanto che sto seriamente valutando, dopo quattro generazioni, di fare altro".

Quando fu varato nel 1982 l'Aliseo rappresentava il mezzo più all'avanguardia della marineria mazarese. Alla cerimonia del varo della imbarcazione appena ristrutturata (vedi foto), nel luglio 2013, intervenne il governatore Rosario Crocetta. Il 2 agosto scorso l'equipaggio dell'Aliseo lanciò l'allarme per il tentativo di abbordaggio da parte di una motovedetta tunisina del peschereccio mazarese Anna Madre che si trovava a poca distanza. L'Aliseo nel '99 sperono' a 50 miglia a Sud di Lampedusa un altro peschereccio mazarese "Alessandro Asaro" con 11 uomini d'equipaggio, che affondò in 20 minuti. L'equipaggio venne tratto in salvo dall'Aliseo. Non ci furono feriti.

Fonte La Repubblica

20-08-2017 12,00

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