Il Duemila: “non lasciare solo e abbandonato il Satiro Danzante simbolo di Mazara del Vallo”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Novembre 2018 13:55
Il Duemila: “non lasciare solo e abbandonato il Satiro Danzante simbolo di Mazara del Vallo”

Secondo il giudizio de Il Duemila è imputabile alla Regione Siciliana e al Comune di Mazara l’assenza del Satiro Danzante in immagine e narrativa nei focus di promozione televisiva e giornalistica nazionale sull’arte e bellezza della Sicilia. Come diretta conseguenza la città del Satiro perde molti turisti, il Distretto de Il Duemila chiede più attenzione e interesse. Argomenta che la mitica statua che manda in estasi il mondo intero, si è potuta conservare in mostra a Mazara per scelta coraggiosa ma assai pesante dell’Amministrazione Comunale.

Per evitare che il Satiro Danzante fosse destinato con la Statua del Giovinetto di Mozia in città vicine per mancanza a Mazara di Museo Regionale, ove per legge poteva essere tenuto, il Sindaco in carica l’avv. Vella concesse alla Regione in comodato d’uso per 90 anni lo storico edificio Sant’Egidio, sede del Consiglio Comunale. Come l’Ebreo Errante, per quattro anni, il Comune fu costretto ad erigere e spostare per le sedute pubbliche il Consiglio Comunale o nella sede Sala Conferenze Divina Provvidenza di piazza San Michele o nell’Aula Magna dell’Istituto Commerciale Ferrara all’Affacciata.

Passato dalla cronaca alla storia della Sicilia e non solamente della città di Mazara, lo spettacolo in diretta Rai TV dell’arrivo del Satiro in città dopo il suo complesso e duraturo restauro a Roma. I numero uno al mondo per la prima volta insieme, Roberto Bolle Etoile della Scala di Milano e Eleonora Abbagnato, etoile dell’Opera di Parigi danzarono meravigliosamente con musica dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo nella scenografia di piazza della Repubblica. Il direttivo de Il Duemila non si limita a richiedere alla Regione non solo di rispettare tutte le clausole del contratto del 2001 per la concessione del comodato per promuovere iniziative culturali assieme al Comune di Mazara possibilmente ispirandosi al sublime spettacolo dell’arrivo del satiro.

Offre una assoluta novità di cambiamento di primaria importanza, la possibile sinergia pubblica tra Comune di Mazara del Vallo e l’ENI SAIPEM, proprietari e gestori della Centrale di gas algerino a Capo Feto per la difesa e valorizzazione dell’offerta museale, mediante l’organizzazione di iniziative di alto livello di promozione giornalistiche e televisive nazionali o spettacoli artistici in loco. Ciò avviene da parte dell’Eni a Milano e non solo per capolavori d’arte. Il Satiro Danzante è valore aggiunto della città, manda in estasi chi viene a vederlo in un incontro ravvicinato a Sant’Egidio.

Statua bronzea pescata dopo 2000 anni da un esperto capitano di peschereccio mazarese nel Mediterraneo. Capolavoro attribuito a Prassitele, artista devoto a Dionisio, dio greco delle orge e del vino. Il satiro ha orecchie diaboliche a punte, un foro destinato alla’attacco di una coda equina perduta, danza con il corpo inarcato all’indietro disubbidendo alle leggi di gravità con braccia sbilanciate e capelli disordinati e divisi a ciocche liberandosi nell’aria nell’ebbrezza orgiastica con forza innaturale.

Spadroneggia sotto la cupola di Sant’Egidio, non può essere lasciato solo ed emarginato. Richiede l’attestazione di un grande amore con iniziative promozionale degne del suo grande valore poste in essere da Comune – Eni - Regione secondo la novità di cambiamento. Istituto di ricerca IL DUEMILA

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