Il “Decreto Sicurezza” in sintesi. Silenzio da parte del Sindaco Cristaldi e dei suoi “Futuristi”. Motivi elettorali?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Gennaio 2019 09:11
Il “Decreto Sicurezza” in sintesi. Silenzio da parte del Sindaco Cristaldi e dei suoi “Futuristi”. Motivi elettorali?

Negli ultimi giorni su numerosi media nazionali e locali trova molto spazio il dibattitto in merito alla presa di posizione di alcuni Sindaci di grandi Città, Napoli e Palermo in primis, in merito all’attuazione del cosiddetto “Decreto Sicurezza” fortemente voluto dal Ministro degli Interni, Matteo Salvini, e firmato, dopo l’approvazione in Parlamento dal Presidente della Repubblica, prof. Sergio Mattarella. Ad alimentare il dibattito è l’art.13 del Decreto che recita: “Il permesso di soggiorno non costituisce titolo per l’iscrizione anagrafica”.

I Sindaci “contestatori”, Leoluca Orlando in primis, affermano che la mancata iscrizione dei cittadini stranieri all’anagrafe ostruirebbe la possibilità per loro di usufruire di servizi assistenziali (servizi sociali, iscrizione a scuola, sanità pubblica); ovviamente bisogna capire se l’usufruizione di tali servizi potrebbe essere garantita dal solo domicilio. Non affronteremo il tema della costituzionalità o meno del Decreto, così come sollevato dall’opposizione politica al Governo Conte e da molti rappresentanti della società civile, perché crediamo che questo possa essere affrontato nelle giuste sedi giudiziarie.

Bensì vogliamo di seguito fornire ai nostri lettori una spiegazione, per quanto più sintetica possibile, su cosa prevede il Decreto Sicurezza e sulle modalità relative alla sua approvazione in Parlamento e quindi per la sua trasformazione in legge. Bisogna ricordare che in Parlamento si è registrato più di un malumore tra i 5 Stelle per alcuni punti dello stesso Decreto. Alcuni senatori pentastellati (la loro recente epurazione ha aperto un dibattito circa l’allontanamento del M5S, dopo il “Contratto di Governo” con la Lega, da alcuni principi fondativi) avevano infatti annunciato il loro voto contrario, tanto che a Palazzo Madama i numeri per la maggioranza potevano essere a rischio: per non inciampare, il Governo ha quindi ha optato per il voto di fiducia sul provvedimento riproposto poi anche alla Camera.

Alla fine il “Decreto Sicurezza” è stato approvato al Senato con 163 sì e 59 no. Tre senatori del Movimento non hanno partecipato al voto così come Forza Italia. Si è astenuto invece Fratelli d’Italia mentre PD e LeU hanno votato contro. Alla Camera invece i voti favorevoli sono stati 336 mentre 249 quelli contrari, con Montecitorio che poi il 28 novembre ha approvato il “Decreto Sicurezza” anche alla terza lettura con il provvedimento che così è diventato legge.

Cosa prevede il testo. Il titolo del decreto legge fa già capire su quali punti si è andati ad agire: Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa. In totale sono 40 gli articoli che formano il testo. Ecco un sunto dei provvedimenti più importanti e significativi. Sicurezza urbana. Piano nazionale sgomberi: vengono stabilite le modalità di ricognizione delle situazioni di occupazione.

Entro 60 giorni poi dovranno essere definiti dei piani provinciali per le esecuzioni dei provvedimenti di sgombero, anche mediante l’impiego della Forza Pubblica. Invasione di edifici: verrà punito chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto. Pene più elevate se il fatto è compiuto da più di cinque persone. Stanziamenti a Polizia di Stato e Vigili del Fuoco: per il 2018 saranno messi a disposizione 16 milioni, mentre dal 2019 fino al 2025 la cifra sarà di 50 milioni ogni anno (37,5 milioni alla Polizia di Stato, 12,5 ai Vigili del Fuoco).

Taser: sperimentazione del taser estesa anche alla Polizia Locale delle città con più di 100.000 abitanti. Reato blocco stradale: introdotto il reato di blocco stradale, anche occupazione dei binari ferroviari. Lotta al terrorismo Stretta sul noleggio di tir e furgoni: per prevenire tragici attentati, chi noleggia dovrà comunicare con anticipo a un Centro Elaborazione i dati identificativi del richiedente. Se dopo un raffronto dovessero emergere situazioni di potenziale pericolo, verrà inviata una segnalazione alla Forze dell’Ordine per un controllo.

Daspo per i sospettati di terrorismo: creato per le manifestazioni sportive, il Daspo verrebbe esteso anche per chi è sospettato di essere in preparazione di un attentato oppure di fiancheggiare un’organizzazione terroristica. Lotta alla Mafia Contrasto alle infiltrazioni mafiose: negli enti locali e negli appalti pubblici, se un Prefetto dovesse segnalare delle situazioni anomale o sintomatiche di condotte illecite, è prevista la nomina di un Commissario Straordinario.

Sequestro e confisca dei beni: prevista la possibilità che un immobile confiscato alle organizzazione criminali sia dato in affitto “sociale” alle famiglie in condizioni di disagio. Immigrazione Richiesta di asilo politico: vengono aumentati quel tipo di reati che annullano la sospensione della richiesta di asilo politico, dopo una condanna in primo grado, portando all’espulsione immediata. I reati in questione sono violenza sessuale, spaccio, furto e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

Abolizione protezione umanitaria: al momento la norma può garantire, in caso di situazioni di emergenza umanitaria, un permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che ne fanno richiesta. Inizialmente si pensava a una abolizione e a una sostituzione con un permesso di soggiorno della durata di un anno per motivi civili o di calamità naturali nei paesi di origine. Alla fine invece si è optato per un “procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale“ Trattenimento nei centri per il rimpatrio: raddoppiati i tempi da un massimo di 90 giorni a 180 giorni.

Revoca della cittadinanza: se una persona viene ritenuta un possibile pericolo per lo Stato, potrebbe scattare la revoca della cittadinanza in caso di condanna in via definitiva per reati legati al terrorismo. In più, una domanda di cittadinanza potrà essere rigettata anche se presentata da chi ha sposato un cittadino o cittadina italiana. Patrocinio gratuito: niente patrocinio gratuito per un migrante se il suo ricorso contro il diniego della protezione umanitaria viene dichiarato inammissibile.

Fondi per i rimpatri: stanziati 500.000 euro per il 2018, 1,5 milioni per il 2019 e 500.000 euro per il 2020. Sprar: i piccoli centri che ospitano i migranti, sotto l’egida dei Comuni, non potranno più accogliere i richiedenti asilo ma soltanto minori non accompagnati e chi ha già ricevuto la protezione internazionale. Grossa preoccupazione e fermento si registra in particolare dal terzo settore, ed in particolare da quel variegato universo composto dalle cooperative che in questi ultimi anni si sono occupati di accoglienza dei migranti ricevendo grandi contributi statali e agevolazioni.

Il “Decreto Sicurezza” colpirà la loro attività. Alcune Cooperative, annusando l’aria, all’indomani delle elezioni che hanno portato al Governo la Lega, tradizionalmente contro le politiche europee per fronte al fenomeno migratorio, hanno dismesso alcune loro attività relative all’accoglienza dei migranti rivolgendosi nuovamente all’assistenza per così dire tradizionale (anziani, disabili etc.) Ci sarà da vedere come reagiranno quelle Amministrazioni locali che hanno approntato e realizzato edifici, anche grazie alla possibilità di fondi europei per la loro ristrutturazione, per l’accoglienza dei migranti.

In particolare, riferendoci al contesto di Mazara del Vallo, città che notoriamente si è contraddistinta sul tema dell’accoglienza stranieri, non abbiamo ancora registrato una presa di posizione da parte del Sindaco, Nicola Cristaldi, in merito al Decreto Sicurezza. Cristaldi più volte in questi anni ha propagandato l’affermazione di un modello di Città multiculturale vocata all’accoglienza; vedi pure la volontà dell'Amministrazione Cristaldi di ristrutturare l’immobile di San Carlo Borromeo (in foto di copertina) affidandolo ad una nota cooperativa per l’accoglienza di giovani migranti non accompagnati.

Come reagirà il Sindaco uscente ed il suo entourage affiliato al nuovo movimento politico e culturale “Futuristi” (la cui componente maggioritaria proviene dalla destra nazionale che da sempre osteggia l’immigrazione)? Oppure il Sindaco, per motivi elettorali (necessità di tenere incollate componenti destra e sinistra all’interno del suo "nuovo" gruppo politico) seguirà un basso profilo senza far sentire la propria voce? Quest’ultima ipotesi la più probabile; ovviamente ciò sarebbe in contrasto con l’irruente personalità di Cristaldi, ma, come si sa, il fine politico-elettorale prevede anche questo...

Il prof. Leoluca Orlando (molto contestato dai suoi concittadini per le condizioni di vivibilità nella Città di Palermo, fra cumuli di rifiuti e traffico) docet! (in foto n.2 Nicola Cristaldi in occasione della presentazione del movimento "Futuristi") Francesco Mezzapelle  

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