"Si tratta di un risultato straordinario. Abbiamo lavorato in silenzio, senza clamore, ma con atti concreti che hanno dimostrato la volontà dell'ammini- strazione di creare uno sviluppo sostenibile con le bellezze della città. I salemitani hanno di fronte una grande opportunità di sviluppo data da una vetrina importantissima. L'auspicio è che questa chance venga colta senza tentennamenti". Così il sindaco Domenico Venuti ha commentato l’entrata di Salemi nel club de “I Borghi più Belli d'Italia”.
L’ok è stato dato dal direttivo nazionale che ha valutato positivamente la richiesta del Comune trapanese in virtù della bellezza del suo centro storico e della progettualità messa in campo recentemente per valorizzare al meglio le sue bellezze storiche e architettoniche: la partecipazione a bandi e l'avvio di alcuni interventi di riqualificazione, l'istituzione della zona a traffico limitato nel centro storico e l'approvazione del regolamento comunale che prevede agevolazioni fiscali per le attività che avranno sede nella parte antica della città.
Nel marzo del 2001 nasceva il club de I Borghi più Belli d´Italia su impulso della Consulta del Turismo dell´Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). Questa iniziativa è sorta dall´esigenza di valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti. Sono infatti centinaia i piccoli borghi d´Italia che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale.
"Si è deciso di costituire un Club di Prodotto – spiega Fiorello Primi, Presidente Club dei Borghi più belli d´Italia- che raccogliesse le giuste esigenze di quegli amministratori più accorti e più sensibili alla tutela e alla valorizzazione del Borgo e che intendessero partecipare con convinzione ad una struttura associativa così importante ed impegnativa. Per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l´armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino.
Occorre inoltre impegnarsi –ha avvertito Primi- per migliorare continuamente tali requisiti in quanto l´ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità. Per questo il nostro Club, che non è stato creato per effettuare una mera operazione di promozione turistica integrata, si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione, il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto”.
Francesco Mezzapelle
11-11-2015 12,00
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