Il Comune di Campobello condannato a pagare oltre 260mila euro per 4 minori ospitati nella casa-famiglia “I fiori di Carmelo”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Marzo 2018 18:34
Il Comune di Campobello condannato a pagare oltre 260mila euro per 4 minori ospitati nella casa-famiglia “I fiori di Carmelo”.

La Sezione Civile del Tribunale di Marsala ha condannato il Comune di Campobello di Mazara a pagare 267.127,23 euro a seguito del rigetto dell’opposizione che lo stesso ente aveva avanzato in relazione ad un decreto ingiuntivo notificato dalla Cooperativa “Vivere Con” con sede legale a Mazara del Vallo. Il Comune di Campobello, difeso dall’avv. Kathya Ziletti, non aveva ritenuto, illegittimamente secondo il Giudice, dott.ssa Maria Saieva, sussistenti, nel caso di specie, i requisiti richiesti dalla legge 328/2000 (art.6 comma 4), negando il pagamento delle rette assistenziali relative a quattro minori ospiti della struttura, casa-famiglia, “I fiori di Carmelo”, sita a Campobello di Mazara e gestita dalla stessa Cooperativa “Vivere Con”, per il periodo in cui gli stessi minori avevano assunto la residenza anagrafica nello stesso Comune, e cioè a partire dall’ottobre 2013.

“…Vi è prova che il Comune di Campobello –si legge nella stessa sentenza pronunciata lo scorso 20 febbraio- era a conoscenza del ricovero preso la struttura sita nel suo territorio già nel mese di gennaio 2013; è stata infatti prodotta una copia del decreto del tribunale dei minorenni che collocò i minori presso la struttura della Cooperativa Vivere Con munita di timbro del Comune recante tale data e la dicitura ‘posta in arrivo’.

Poiché la richiesta di condanna al pagamento formulata dall’opposta attiene al periodo successivo all’acquisto formale della residenza dei minori in Campobello, avvenuto il 4/10/2013, lo scopo della previa informativa può dirsi raggiunto, perché quantomeno da tale data il Comune avrebbe potuto deliberare l’impegno di spesa, eventualmente pattuendo con la Cooperativa condizioni più vantaggiose di quelle da questa ordinariamente praticate”.

In quel periodo la Cooperativa mazarese avrebbe invece assistito a 360° i minori nella soddisfazione dei bisogni primari che secondari; pertanto la stessa Cooperativa aveva imputato, secondo legge, i costi al Comune di Campobello che dagli stessi Servizi sociali comunali, interessati alla vicenda, sarebbe stato formalmente invitato all’adozione del debito fuori bilancio, cosa che però non era avvenuta ponendo le basi per l’avvio del contenzioso.

“Il costo giornaliero richiesto nelle fatture –si legge sempre nella stessa sentenza- per ciascun minore, che ammonta a circa 52 Euro oltre Iva, pare invece congruo, avuto riguardo alla varietà e complessità di servizi che una comunità deve fornire a dei minori in condizioni di disagio sociale, che non si limitano al vitto, all’alloggio e alla pulizia, ma comprendono anche la costante presenza di personale specializzato per la sorveglianza degli ospiti”.

Il Giudice così ha ritenuto fondate le richieste, sia nella sostanza che nel quantum, della “Vivere Con”, difesa dall’avv. Rosita Crimaudo, ordinando allo stesso Comune di Campobello il pagamento del credito vantato più le relative spese legali.

Francesco Mezzapelle

04-03-2018 19,00

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