I giovani della Meloni non ci stanno: «Riaprite le scuole, stop luoghi comuni»

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Gennaio 2021 12:23
I giovani della Meloni non ci stanno: «Riaprite le scuole, stop luoghi comuni»

Gioventú Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, interviene sulla vicenda scuola. I giovani di Giorgia Meloni non condividono la scelta di non riaprire in presenza la scuola. Scelta adottata da alcune amministrazioni locali, fra cui quella marsalese del sindaco Grillo. “Sempre più un capo espiatorio. Chiudere e criticare è troppo facile. La scuola in questa nazione, come la ristorazione e la cultura, è stata gettata in una centrifuga di idiozie – scrive Michele Ritondo, Portavoce provinciale di GN –.

Non ci sono prove sul fatto che a scuola si diffonda facilmente il virus. I docenti ed il personale scolastico, nei mesi di apertura, hanno fatto un ottimo lavoro, pochissimi i casi a scuola e considerando che siamo in piena pandemia, pochissimi casi vuol dire che il contagio scolastico non esiste. Si lavori alla scuola con priorità, ne avremo ancora per molto ed è incomprensibile perché i ragazzi debbano sacrificarsi non andando a scuola, ma allo stesso tempo magari i nonni per ritirare la pensione debbano stare per ore assembrati in file alla posta o ammassati in bus di linea per andare a fare la spesa.

Un governo fragile, un amministrazione regionale incerta e lo scarica barile delle amministrazioni non possono avere come protagonisti i ragazzi che saranno il futuro del Paese. La scuola è formazione e fonte di esperienza – continua il portavoce di GN –, la scuola è condividere le esperienze, i successi e le sconfitte, scuola è cominciare a vivere in società e capire come è la vita fuori dalla propria cameretta. Tutte le occasioni perse dei ragazzi che durante questi anni di pandemia non saranno andati a scuola le rimpiangeremo quando questi ragazzi saranno gli adulti di domani.

Nessun strumento a distanza può concepire il sistema scuola, il rispetto delle regole, gli orari da rispettare e lo studio di comunità ma anche il copiare compiti all'ultimo minuto, la litigata fuori scuola o l'aver rubata la merenda. La scuola è un mondo che ha pagato anche troppo per gli errori dei grandi, serve serietà e coraggio. Amministratori, riaprite le scuole e non imbrigliatevi dentro i luoghi comuni, non seguite il sentito dire e non imprigionatevi nell'opinione dei social.

Abbiate coraggio di lavorare per il bene del futuro delle nostre città. Non si è fatto niente in questi mesi di chiusura per permettere la riapertura, tutti colpevoli di mediocrità. Ma si è sempre in tempo per rimediare, metto le idee e le proposte dei ragazzi di GN in mano a chi volesse anche solo tenerle in considerazione. I tamponi a tappeto lasciano il tempo che trovano, è ormai chiaro a tutti che danno una mappatura temporanea, dobbiamo puntare sul buon senso e dare fiducia alla professionalità dei docenti e al senso civico di ogni famiglia.

Ingressi scaglionati a fasce orarie, lezioni nel pomeriggio, recupero di locali pubblici inutilizzati per allargare gli spazi. Siamo al sud e le belle giornate ci sono anche a gennaio per fortuna, i parchi pubblici riorganizzati con la possibilità di fare anche sport individuale. Il problema più grande sono i trasporti, servirebbe senza dubbio trovare altri mezzi anche a noleggio se necessario collaborando con le aziende di trasporto private che non lavorano da mesi, si potrebbe invitare le famiglie ad accompagnare a scuola i ragazzi evitando il trasporto pubblico intasato in determinati orari e siamo certi che le famiglie farebbero la propria parte con grande responsabilità.

Per non parlare dei termoscanner, ne esistono anche di automatici che lavorano con la rete wifi e li vediamo in negozi e supermercati, perché nessuno vuole usarli per la scuola? È sotto gli occhi di tutti la loro utilità ed efficienza. I comuni non hanno soldi? Beh sono certo che imprenditori e altre realtà cittadine sapranno fare la propria parte, di defibrillatori nelle nostre città non vi era traccia, oggi per fortuna le donazioni sono avvenute in tutte le piazze più frequentate.

Questo vuole essere un appello alla responsabilità e al bene comune - conclude Ritondo -. I benefici di una scuola sicura e funzionale sono necessari ancor più oggi, ne risentirebbe anche il morale di tutti cittadini e non solo degli studenti, contrastiamo la rassegnazione e pensiamo al futuro!" - comunicato stampa

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