Fondi nazionali disponibili, mazaresi segnalate sito di San Nicolò Regale in abbandono e degrado

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
20 Maggio 2016 15:01
Fondi nazionali disponibili, mazaresi segnalate sito di San Nicolò Regale in abbandono e degrado

Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it  un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.

Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016. L’iniziativa è stata annunciata dal Presidente del Consiglio durante un'intervista dell'8 maggio 2016. Fino alle 23:59 del 18 maggio sono arrivate circa 15.000 email da cittadini italiani che hanno segnalato beni da recuperare.

Pertanto la redazione di www.primapaginamazara.it  invita i cittadini mazaresi (come fatto da altre testate giornaliste in diverse parti d'Italia in merito ad altri beni da recuperare) a segnalare, attraverso la suddetta email, la Chiesa di San Nicolò Regale, abbandonata in stato di grande degrado, ed i preziosi mosaici della domus romana danneggiati dai calcinacci. La nostra redazione fin dalla sua nascita si è battuta per il recupero e valorizzazione del sito (vedi video da noi realizzato: https://www.primapaginamazara.it/index.php/prima-pagina-tv/4450-video-abbandono-e-degrado-di-san-nicolo-regale-e-dei-mosaici-romani ) che a fatti sembra dimenticato dall’Amministrazione comunale e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani: forse sarebbe una questione scottante nella “sinergia” fra i due Enti?

Il 26 novembre 2015 molti studenti delle scuole cittadine visitarono la Chiesa di San Nicolò Regale. Le visite didattiche si svolse nell’ambito della prima tappa a Mazara del Vallo del percorso arabo-normanno “In cammino con la storia” organizzato dalla Fondazione Federico II. Non vogliamo screditare il valore dell’iniziativa (ha riportato alla memoria di quanti magari dimenticano la presenza di gioielli storici dell’architettura arabo-normanna sviluppatasi in Sicilia) ma ricordiamo che l’area di accesso alla terrazza della stessa Chiesa è stata chiusa da più di due anni con una transenna: l’area è stata considerata pericolosa dai tecnici comunali, in pratica vi è il serio rischio che la terrazza crolli; invece, come per magia, quella mattina, e solo quella mattina, l’area fu resa accessibile a moltissimi studenti (vedi foto n.1), per poi essere richiusa dalla stessa transenna (spesso per terra per giorni) fino ad oggi.

Il sito, insieme ai mosaici della domus romana sottostante, vive ormai da decenni uno stato di abbandono e degrado; sull'area vi è disinteresse, basti vedere anche le auto parcheggiate in divieto di sosta o nelle soste riservate a diversamente abili. 

La nostra redazione ha posto numerose volte l’attenzione anche sulla questione del degrado dei mosaici romani, fra i quali spicca la raffigurazione di un cervo saettante, appartenenti ad una “domus romana”, risalenti al III sec. d.C.; sono da anni chiusi al pubblico. Sono chiusi in un autentico “scantinato” creato sotto la terrazza della struttura di San Nicolò Regale. La loro vista è occultata ai turisti anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza che si affaccia sul porto canale. Rimuovendo con un fazzolettino la polvere, è facile scorgere lo scempio: calcinacci crollati dal soffitto, abbastanza logorato dall’umidità, accumulati sul pavimento dei preziosi mosaici (vedi foto n.2).

L’Ufficio tecnico comunale ha redatto pochi anni fa un progetto che prevede la rimozione del tetto veranda e l’usufruizione dei mosaici ai visitatori. Il progetto, secondo le indicazioni della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani, prevede l’eliminazione per tre quarti della in modo da consentire l’ingresso alla Chiesa, sarà mantenuta la vetrata esterna che circondano i mosaici, previsto un ponticello per consentire di osservare da sopra i mosaici sottostanti; inoltre è previsto un sistema per una copertura e per il drenaggio dell’acqua piovana. La cifra per la realizzazione del progetto si aggirava complessivamente sui 100mila euro, 82mila per i lavori ed il resto quali somme a disposizione dell’Amministrazione per eventuali interventi.

Purtroppo finora abbiamo constatato il silenzio di tutti gli organi competenti ma anche della cittadinanza. Nella primavera del 2014 primavera a seguito di un nostro appello la sezione locale dei FAI si impegnò per la valorizzazione del sito. Ma ancora nessuna riposta concreta. Ma come è possibile che una simile meraviglia, una domus romana, sottostante ad una struttura normanna, con tanto di mosaici sono rimasti chiusi in questo stato di totale abbandono? Per quale motivo la chiesa, per la quale risulta una cogestione Comune-Diocesi, è chiusa al pubblico? Si tratta certamente di uno dei più belli siti archeologici siciliani ma la cui vista purtroppo è negata; risulta assordante anche il silenzio sulla questione anche della "borghesia culturale" mazarese tanto attiva nell'organizzare presentazioni di libri ed eventi vari, ai quali diciamo la verità si registra la presenza sempre delle stesse persone.

Il 18 dicembre 2015 fu approvato in Consiglio comunale il relativo Piano annuale delle opere pubbliche redatto dalla Giunta Cristaldi, fra le opere inserite nell’elenco risultava anche il restauro dei mosaici sottostanti la chiesa di San Nicolò Regale per un importo di circa 137.000 euro con proventi comunali. L’opera –come annunciato in quell’occasione- doveva essere avviata nel 2015. Lavori mai iniziati e nemmeno citati nella nota del Comune di quest’anno relativa al Piano Annuale 2016; si spera che sia almeno nel piano considerato che la situazione dell’importante sito monumentale è davvero critica.

La terrazza di San Nicolò Regale è inagibile da circa tre anni e potrebbe crollare da un giorno all’altro. Speriamo che l’Amministrazione possa, come fatto da Amministrazioni comunali per il recupero di alcuni beni nei loro territori, invitare i cittadini a dare la segnalazione per San Nicolò Regale.

Francesco Mezzapelle

20-05-2016 16,45

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