Grossi guai in piazzetta dello scalo (e vie adiacenti)

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Marzo 2014 08:14
Grossi guai in piazzetta dello scalo (e vie adiacenti)

Venerdì 14 marzo 2014, ore 11, la piazzetta dello scalo è molto affollata, nessuna inaugurazione, nessuna festa, cittadini che attraversano la piazza, divincolandosi fra le auto che scendono da via Santa Croce dirette

sul lungomazaro Ducezio. Da un lato della piazza, all'angolo della struttura che fino a circa due anni fa ospitava la caratteristica asta del pesce (poi chiusa dall'Amministrazione comunale) vi sono anziani, italiani, che mettono in bella mostra della frutta ed ortaggi in delle cassette di legno. Dall'altro lato, seduti sul muretto che circonda la struttura del piccolo mercato ittico al dettaglio, vi sono uomini, di chiara origine maghrebina, che fermano chiunque passi da lì: offrono, a buon mercato, il loro pesce, soprattutto gambero bianco, contenuto in delle cassette di plastica, una sopra l'altra all'interno di grosse buste di cellofan adagiate sullo stesso muretto (vedi foto 1), questo avviene quotidianamente.

E' una mattinata particolare però quella del 14 marzo perché a rompere il "mercato" di questi venditori abusivi di pesce vi è un piccolo furgoncino, con su scritto "pesce fresco di Sciacca", che in poche ore vende tutto il suo carico; non sappiamo se abbia rilasciato regolare scontrino. Alle 11,15 qualcuno, forse un piantone, lancia l'allarme e si scatena il fuggi fuggi generale, gli anziani prendono le loro cassette e li ripongono nei cofani delle loro auto che chiudono prontamente. I maghrebini mettono le cassette in un carrellino ed uno di loro si allontana lestamente verso la via posta alle spalle dello stesso mercato ittico, via Epifanio e Guido Mattana.

Cosa succede? Dalla via S.Croce arriva una Panda della Guarda Costiera, con tre agenti a bordo, dall'auto scendono due di essi e si dirigono verso il furgoncino saccense e cominciano ad interrogare il suo proprietario (vedi foto 2). Nel frattempo nella via Mattana corre, corre, il carrello con il suo carico di pesce, congelato e scongelato a seconda dell'occorrenza (ignari gli acquirenti circa i rischi per la loro salute), e viene posteggiato, accuratamente nascosto, fra un camioncino rosso ed un'auto bianca, proprio davanti un vecchio deposito doganale (vedi foto 3).

Segui con gli occhi quel carrello e ti accorgi che nel frattempo due uomini, ragazzi, di origine maghrebina, con fare sospetto si scambiano qualcosa all'interno di una grossa auto scura (sembra logorata e posteggiata lì da tempo). Poi uno dei due esce dall'auto, dopo qualche minuto un altro ragazzo entra nella stessa, avranno molto da dirsi.

Dopo poco meno di un'ora, la situazione torna "calma" in piazzetta dello Scalo ed i venditori abusivi ritornano nella loro piazza, si la loro piazza, è loro ormai da tempo, da alcuni anni a questa parte. Le diverse operazioni congiunte condotte in questi anni dalle forze dell'ordine non sono riuscite a spezzare il loro dominio sull'antica piazza del pesce. L'ultima è avvenuta, con grande eco, lo scorso 9 marzo, ed ha portato al sequestro di 130 kg di prodotti ittici e 914 kg di frutta e verdura. Nell'ambito della stessa attività di controllo (in riferimento alla Legge Regionale Siciliana 18/1995-Vendita su aree pubbliche senza le prescritte autorizzazioni) erano stati complessivamente elevati 20 verbali (4.742 euro).

Piazzetta dello scalo, lo abbiamo sempre denunciato, somiglia sempre più ad un "suq" ma con una particolarità e cioè che al suo interno viene praticato il commercio abusivo di prodotti, ciò, oltre ai danni per al salute dei cittadini, comporta gravi perdite economiche per gli operatori all'interno del mercato ittico al dettaglio i quali invece sono costretti ad emettere lo scontrino fiscale, pagano le tasse.

Altra situazione aberrante è costituita dalla presenza nelle immediate vicinanze di molti magazzini di imprese ittiche le quali vengono sottoposte frequentemente a controlli serrati da parte di ufficiali sanitari, controlli che durano per ore mentre a pochi metri viene venduto pesce avariato e merce in dubbio stato di conservazione, e, come se non bastasse, vengono spacciate sostanze stupefacenti.

Domanda: nessuno forse conosce quanto accade, quotidianamente, in piazzetta dello Scalo e via adiacenti? Chi amministra, ed anche chi ha amministrato, la città si è mai fatto un giro per quelle vie della vecchia marina, cuore pulsante di quella che fu la più grande marineria del Mediterraneo? Lì dove la chiatta, quella storica, faceva la spola fra le due sponde del fiume Mazaro ancora pulito e navigabile?

Al sindaco che amministrerà la città nel quinquennio 2014-2019 i cittadini dovrebbero anche richiedere di "sporcarsi le mani", fin da subito, per mettere fine alle pratiche illegali perpetrate ogni giorno; nel frattempo però i candidati alla poltrona comincino a farsi un giro a piedi in quei luoghi e respirare l'odore della strada e ad ascoltare le voci della gente che ogni giorno lavora onestamente per portare un pezzo di pane a casa. Amen.

17-03-2014 9,10

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza