Grandi disagi per cittadini e professionisti mazaresi per la chiusura Giudice di Pace: “oltre alla beffa anche il danno”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Marzo 2014 07:56
Grandi disagi per cittadini e professionisti mazaresi per la chiusura Giudice di Pace: “oltre alla beffa anche il danno”.

Chiuderà entro sei mesi l'Ufficio del Giudice di Pace nella sua sede mazarese di via Carducci angolo via Crispi. L'ufficio non rientra infatti nei 285 mantenuti in tutta Italia secondo il recente decreto del ministro della Giustizia Alessandro Orlando.

 

Già con il Governo Monti, più di un anno fa, era prevista la soppressione per "spending review" di alcuni uffici locali del Giudice di pace, fra questi era incluso anche quello mazarese (vedi foto) dove mediamente ogni anno si tengono –così come indicato dall'avv. Filippo Vazzana, coordinatore dell'Ufficio- circa 700 cause civili e 250 processi penali.

Lo scorso 21 maggio l'Amministrazione Cristaldi, attraverso una nota, annuncio di aver approvato un atto di indirizzo per il mantenimento dell'Ufficio, questo era avvenuto però dopo la scadenza del 29 aprile del termine ultimo per la presentazione di un'istanza da parte dei Comuni per il mantenimento dei rispettivi Giudici di Pace.

In quella nota il sindaco Nicola Cristaldi scrisse: "la nostra Amministrazione intende mantenere attivo il locale Ufficio del Giudice di Pace. Nonostante per il mantenimento venga chiesto un aggravio di costi per il nostro Comune, abbiamo ugualmente predisposto gli atti affinché possa continuare a funzionare quale ultimo presidio di giustizia rimasto, stante che anche la sezione distaccata del Tribunale di Marsala sarà soppressa".

La soppressione del Giudice di Pace comporterà molti disagi ai cittadini mazaresi che adesso si dovranno spostare per le loro cause nella sede di Marsala, o a Castelvetrano, questa mantenuta (anche Alcamo e Partanna sono riuscite a mantenere il loro rispettivi uffici).

Grossi disagi anche per molti professionisti mazaresi che usufruiscono del servizio. "Questa notizia –ha detto l'avv. Simone Bonanno, componente del Consiglio dell'Ordine Avvocati di Marsala- ci dispiace e comporterà molti disagi soprattutto ai cittadini. L'Ufficio mazarese funzionava bene e si poteva certo mantenere".

Giacomo D'Annibale, ingegnere elettronico, amministratore e titolare di società di ingegneria e consulenza è abbastanza amareggiato: "dopo la chiusura della sede distaccata del Tribunale di Marsala, degli Uffici delle Agenzie delle Entrate, Camera di Commercio, Catasto e della Serit questo –ha detto D'Annibale- è l'ennesimo schiaffo alla città, segno secondo me evidente di un isolamento politico in cui versa Mazara. Ogni volta che un ufficio chiude oltre al disservizio –ha sottolineato- c'è un impoverimento della città un aumento dei costi per i professionisti, per gli operatori e quindi per i cittadini, una minore competitività del tessuto produttivo".

D'Annibale ha così concluso: "credo che non sia stato fatto tutto il possibile: alcuni di questi uffici/servizi hanno chiuso la lo sede a Mazara per mancanza di collaborazione da parte dell'amministrazione, per mancanza di locali idonei, per scelte politiche nette di una amministrazione che ha preferito "investire" (se così si può dire) in altro, in consulenze, in staff, in rappresentanza ed in estetica a scapito del tessuto sociale e produttivo mazarese".

15-03-2014 8,50

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