Giovane ferito da una fiocina a Cala Mazzo di Sciacca. Non ancora chiara la dinamica dell’incidente

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Luglio 2019 19:07
Giovane ferito da una fiocina a Cala Mazzo di Sciacca. Non ancora chiara la dinamica dell’incidente

Non si conoscono ancora le condizioni del bagnante che ieri è stato soccorso nella spiaggia di Calamazzo, a Castellammare del Golfo con una fiocina conficcata sul fianco destro. Ieri, domenica 7 luglio, alle 11 circa uno scafo, con a bordo 4 uomini più la vittima, si addentrava nel lembo di mare antistante la suddetta spiaggia e veniva immediatamente richiamato dal servizio di salvataggio poiché stava superando i limiti consentiti di avvicinamento alla costa. Il bagnino, notando che i ragazzi, non solo non indietreggiavano, ma facevano segnali di aiuto, si apprestava ad avviarsi verso di loro utilizzando il pedalò di salvataggio.

Raggiunta l’imbarcazione, è apparso evidente, a tutti i bagnanti, che qualcosa di grave fosse successo: pochi minuti dopo infatti veniva spostato dallo scafo al pedalò un ragazzo, di circa 25 anni quasi privo di sensi e saltava subito all’occhio il fatto che sul suo fianco destro era conficcata una fiocina completa di asta in acciaio dell’altezza di circa 80 centimetri. Momenti di concitazione e preoccupazione hanno accompagnato l’arrivo della vittima sulla spiaggia e, immediatamente, ogni bagnante ha messo a disposizione le proprie risorse per prestare soccorso allo sfortunato ragazzo: venivano messi a disposizione ombrelloni per fornirgli ombra, acqua e quanto potesse essere utile.

Mentre venivano allertati i soccorsi, lo scafo con cui il ragazzo era stato accompagnato alla costa si allontanava. Nel frattempo in spiaggia erano presenti dei medici che nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, giunti sul luogo dopo circa 20 minuti accompagnati da una pattuglia dei Carabinieri, prestavano il soccorso immediato svitando l’asta in acciaio, applicando ghiaccio e cercando di fare quanto possibile visto la mancanza dei mezzi necessari e la gravità della situazione. Arrivate le due ambulanze, il ragazzo, che non indossava la muta,  veniva assistito tempestivamente e una volta immobilizzato su una lettiga ancora una volta veniva condotto con il pedalo, insieme al personale medico, fino a raggiungere la motovedetta della Guardia costiera che nel frattempo aveva raggiunto il luogo e da li partiva per raggiungere il porto più vicino per favorire il trasporto in elicottero al nosocomio di Palermo.

Una situazione che ha fermato l’intera spiaggia nei concitatissimi minuti delle operazioni di soccorso e che è ricca di tantissimi interrogativi sulle dinamiche dell’incidente. Maria Concetta Nuccio Agostina Marchese

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