Gaspare Reina: la vita entusiasmante da medico!

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
10 Marzo 2014 12:31
Gaspare Reina: la vita entusiasmante da medico!

Il giornale Primapagina Mazara anche questa volta ha voluto attenzionare  la bravura e la professionalità di un ragazzo originario della nostra terra che ha raggiunto livelli eccellenti nell’ambito medico – sanitario al quale, viene spontaneo mostrare la nostra più sincera ammirazione.Si tratta del dott. Gaspare Reina, nato e cresciuto a Mazara del Vallo, città alla quale deve riconoscersi le origini di giovani menti, persone intraprendenti

e brillanti come lui , che hanno fatto del loro mestiere una ragione di vita.Il dott. Reina è un medico specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica che esercita la sua professione in più zone dell’Italia, in cliniche molto prestigiose vantando l’opportunità di esercitare la sua attività a contatto con persone rinomate, appartenenti al mondo dello spettacolo.Mazara vanta con molto entusiasmo il suo iter lavorativo ed è per questo che la redazione di Prima Pagina Mazara ha voluto dedicargli uno spazio tutto suo andando a conoscere più da vicino la sua vita tra successi e stimati meriti.Vi concediamo pertanto la possibilità di leggere tra le righe la sua storia e ciò che gli appartiene augurandovi una gradevole lettura.La prima cosa che vorrei chiederle parte dalla curiosità di conoscere le ragioni di questa sua scelta lavorativa ed il desiderio di specializzarsi proprio in questo ambito.La scelta di aver intrapreso la carriera del chirurgo plastico è legata a svariati motivi, tra i principali ritengo uno spiccato senso dell'estetica ( fattore essenziale ed innato) condizione senza la quale non si puó fare questo lavoro ,ma sopratutto la visione di un vecchio film in bianco e nero che vidi da ragazzino "Volto di donna" che narrava di una donna sfigurata nel volto per un incidente che influenzerà il suo carattere e la sua vita.

L'incontro con un chirurgo plastico e l'intervento ridonerà la bellezza perduta e trasformerà in qualche modo il suo spirito. Sì, devo dire che è stata la prima volta che sentì parlare di chirurgia plastica, un film ha influenzato la mia vita.Da quel momento non volevo che essere un chirurgo plastico.Quali studi ha compiuto e dove ha conseguito i suoi titoli?Per prima cosa ho conseguito la laurea in medicina e chirurgia presso l’università degli studi di Palermo (6 anni) e dopo l’abilitazione all’esercizio medico mi sono trasferito a Milano dove ho frequentato un Master internazionale sui Biomateriali ed Ingegneria Tessutale in collaborazione con l’Università di Bordeaux ( 1 anno) grazie al quale realizzavamo tessuti cutanei ingegnerizzati per gli ustionati.

Il Master è stato fondamentale  per l’acquisizione di un curriculum e punteggio tale da farmi vincere il concorso per soli 2 posti l’anno in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica presso l’ Università degli studi di Milano (ulteriori 5 anni) lì, mi ho esercitato e mi sono formato nei migliori ospedali ( Fatebenefratelli, Niguarda, policlinico San Donato, Multimedica).Il concorso l’ho vinto anche a Roma, ma ho optato per Milano per la migliore formazione che poteva offrirmi.Oggi invece, esercito la mia attività a Roma presso la clinica privata Valle Giulia nel cuore dei Parioli.Ad oggi si fa molto ricorso alla chirurgia estetica e ricostruttiva, allora mi chiedo quali sono gli input che inducono le persone nella scelta del “chirurgo perfetto” a cui affidarsi?Si diventa chirurgo plastico specializzandosi in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica.Già nel nome della “Specialità”, è evidente la sua “doppia anima”: non c’è chirurgia estetica separata da una chirurgia ricostruttiva o viceversa.

Si tratta, piuttosto, dei due volti di una stessa materia che si imparano insieme.Per questo non esistono bravi chirurghi plastici estetici che non si siano “ fatti le ossa” nei reparti , cimentandosi con le problematiche più diverse e complesse.La grande maggioranza delle tecniche adoperate nell’estetica, infatti, deriva dalla chirurgia ricostruttiva. Solo l’iter più serio e completo garantisce la conoscenza approfondita, la padronanza di tutti gli strumenti tecnici e la capacità di affrontare ogni situazione, comprese le complicanze.E’ ovvio che i buoni risultati si pubblicizzano da soli ed il passa parola è fondamentale.Quali sono gli interventi estetici che le vengono richiesti di più?I più gettonati sono sempre la Mastoplastica additiva e la liposcultura per gli uomini invece, il trapianto dei capelli, rinoplastica ed otoplastica.Gettonatissimi i trattamenti meno invasivi di biorevitalizzazione del volto mediante laser e ialuronico e botox.Quale è stato il suo primo successo in sala operatoria?Il primo successo? Si ricordano più facilmente gli insuccessi! Sì, ricordo con affetto e con emozione quando ancora giovanissimo mi sono ritrovato in sala operatoria solo a gestire un  tentato suicidio di una giovane ragazza che si è tagliata il polso in gergo si chiama “ Spaghetti wrist” per l’immagine legata ai diversi tendini flessori della mano sezionati oltre i vari vasi.

E’ andato tutto bene.Inoltre ritengo un successo quando leggo o vedo numerosi volti noti della tv che sono i miei pazienti/ amici che vengono elogiati per la loro bellezza o freschezza naturale quando un po’ di merito è anche mio … ne vado fiero.Quale confine c'è tra la deontologia o meglio "l'esser coscienziosi" e il ricorso sfrenato alla chirurgia? Mi vengono in mente a tal proposito gli interventi non necessari o quelli a cui si sottopongono i giovanissimi.Non hai idea di quanti tentativi si fanno per cercare di convincere un paziente a lasciar perdere a fare un certo tipo d’intervento piuttosto che un altro.L’eccesiva informazione mal filtrata porta a ritrovarsi al confronto con pazienti decisi e già informati sul tipo d’intervento e convinti che ciò che sanno è verità assoluta e quindi in un certo senso impongono un tipo d’intervento.

Vengono con le foto di attrici alle quali vorrebbero somigliare o con amiche che hanno fatto un intervento da un altro chirurgo plastico e vogliono la stessa cosa.E’ veramente difficile sta nell’abilità del plastico e nella conoscenza della psicologia umana riuscire a dissuadere il paziente a non fare (con timore che ricorrano da un medico concorrente) e consigliare ciò che è più idoneo. Solo così si riesce a non creare mostri con i quali piuttosto spesso ci si combatte ogni giorno e che fanno cattiva pubblicità, quelli sono insuccessi della chirurgia estetica.Un bel lavoro non si nota , deve essere il più naturale possibile.Quanto conta la professionalità in ambito medico- sanitario? Che mi dice dell’importanza sul Consenso Informato?Direi che è fondamentale! Senza  professionalità non si va avanti, ci vuole un attimo a bruciare una carriera.Il Consenso informato tutela sia il paziente che il chirurgo.

Noi adottiamo quelli proposti dalla SICPRE società italiana chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica di cui sono membro.E' noto che un medico in particolar modo un chirurgo esteta viva un rapporto diretto con il paziente allora, lei, come vive il fatto di poter essere sottoposto a critiche o vere e proprie responsabilità dinanzi ad un paziente insoddisfatto? Nello specifico, come vive i rischi di questo mestiere?Devo dire che è snervante, qualunque forma di critica non fa piacere in particolar modo colpisce il proprio lavoro.Se si semina bene, si raccoglie bene.I primi tempi i problemi lavorativi non abbandonano neanche a casa o nel sonno, con il passare degli anni ci si crea un’armatura che protegge anche se in fondo in fondo un po’ di male lo si prova sempre.

Ma come si dice nell’ambiente “solo chi non opera non sbaglia”. Fa parte dei giochi.Visto che la sua terra d'origine è la Sicilia, ha mai pensato che la sua attività lavorativa potesse avere un giusto riconoscimento anche qui? Nello specifico ha mai pensato di tirar su un’equipe qui in Sicilia che possa affiancarla e godere della sua stima e del suo “ buon nome”?Ogni giorno della mia vita! Mi piacerebbe e ci sto lavorando su, ma non è facile per tanti motivi tra i tanti la diversità culturale; A Roma e Milano le persone usufruiscono dei chirurghi plastici come se andassero dal parrucchiere e si vantano dicendo cosa hanno fatto ed invitano pure ad andare dal proprio chirurgo: - ti porto dal mio chirurgo e vedrai – questa è la frase più frequente.In Sicilia invece, non si deve saper nulla …Per non parlare dei costi e la mancanza di strutture adeguate.In progetto c’è l’apertura di uno studio in collaborazione con altri colleghi (sto valutando diverse possibilità) dove mi vedrà presente almeno in diversi week end al mese.Vorrei precisare che nel territorio trapanese ci sono al massimo 3 chirurghi plastici veri e certificati compreso me, ed io sarei l’unico di Mazara del Vallo che esercita fuori.

Ci sono molti sedicenti chirurghi plastici o estetici che non lo sono affatto perché non hanno fatto il percorso di studi e di formazione adeguato ( sono chirurghi generali o altro, che si cimentano in trattamenti estetici).Diffidate e guardate il curriculum e iscrizione all’Albo dei medici e società di chirurgia plastica.Cosa consiglierebbe ai suoi conterranei che vogliono intraprendere una  simile carriera?Dico di crederci sempre.

Di non smettere mai di sognare e cercare di realizzare i propri sogni. Di non fermarsi mai alle prime difficoltà. Non è facile.Quando durante gli studi di medicina dicevo di voler fare il Plastico tutti mi dicevano: “ a tia pensanu, lassa perdiri”, e poi mi suggerivano di prendere ciò che la mia terra mi offriva, come se ciò che volevo fare ed oggi faccio fosse una mera utopia.Mi piacerebbe che lei rilasciasse una dedica a questa sua terra e anche a tutti quei valorosi professionisti che come lei hanno investito su loro stessi credendo nelle proprie capacità.Io ho uno strano rapporto con la mia terra , un rapporto di amore /odio.Sicilia mia, meravigliosa terra che mi hai tentato ogni giorno con i tuoi sapori, odori e la tua luminosità mi volevi tenere tra le tue braccia, ti amo … ma allo stesso tempo mi hai cacciato via di casa con il dolore nel cuore, ti odio … ma in fondo in fondo sei sempre mia Madre.Per tutti quelli come me che vogliono creare qualcosa chiudo dicendo: chi si accontenta gode! No, si è solamente accontentato.

Credeteci!

10/03/2014 13,20

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