Fanno discutere la chiusura dell’asta del pesce ed il nascituro mercato agroalimentare

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Giugno 2013 08:08
Fanno discutere la chiusura dell’asta del pesce ed il nascituro mercato agroalimentare

"Siamo costretti a vendere il pesce come gli abusivi, con il carrello in banchina ed in scarse condizioni igieniche" –a denunciarlo sono i proprietari dei piccoli motopesca "Celestino", "Nuova Stella", "S.Elisabetta", "Nuova Tilde Oscar",

 "Katiuscia", "Delfino" e "Luciano". Queste imbarcazioni effettuano l'attività di pesca giornaliera entro le 12 miglia. Per circa un ventennio questi pescatori, una volta sbarcato il pesce fresco, alle tre di ogni pomeriggio, hanno portato da qualche decennio il pesce all'interno della struttura di piazzetta dello scalo (vedi foto) per la folcloristica asta del pesce che attirava cittadini, commercianti, ristoratori e turisti. Adesso questi pescatori, con grande disagio, sono costretti a scendere il pesce e venderlo in banchina sotto la luce del sole o anche sotto la pioggia.

Infatti nel maggio dello scorso anno è stata chiusa la struttura di piazzetta dello scalo che ospitava la vendita all'asta del pesce; l'Amministrazione, in particolare l'ex assessore alla Pesca, Giovanni Quinci, attraverso una nota, aveva definito quei locali troppo onerosi per le casse comunali. Ciò provocò la reazione dei pescatori che vivono di quella attività che in quelle nuove condizioni non consentiva più gli stessi ricavi mettendo quasi in ginocchio l'economia di trenta famiglie che vi dipendono. Incontrarono l'Amministrazione offrendo la disponibilità ad aumentare il canone per l'utilizzo della struttura, adeguata e vicina al luogo di sbarco del pesce e di ormeggio dei loro natanti, e per coprire i costi annuali per il suo mantenimento.

Ad occuparsi della struttura che ospitava il mercato del pesce negli ultimi anni è stato un "contrattista", Giuseppe Pantaleo, pagato al 70% dalla Regione e per il 20% dal Comune; lo stesso con note spese e documenti ha dimostrato che ogni anno le spese fra servizi vari e pulizia della struttura non superavano i 20.000 euro, una cifra ben al di sotto dei circa 100.000 euro di cui parlava l'Amministrazione in merito al mantenimento della struttura di piazza dello Scalo. L'Amministrazione non ritorno indietro sulla sua decisione anzi Dopo alcuni mesi la stessa Amministrazione annunciò la concessione in comodato d'uso gratuito alla sezione mazarese dell'Iamc-Cnr della struttura di piazzetta dello scalo quale sede alternativa di quella sita in via Vaccara.

La concessione sarebbe stata per sei anni, rinnovabili, i lavori di adeguamento sarebbero stati però a carico dello stesso Istituto; l'accordo probabilmente rientrava nella collaborazione offerta dal Cnr per il prelevamento ed analisi dei fanghi presenti all'interno del porto canale la cui riqualificazione, a partire dal dragaggio, è stata più volte annunciata con tanto di finanziamenti in arrivo, vi sarebbe una prima trance di 2.100.000 euro.

Nei giorni scorsi però, il responsabile della stessa sezione del Cnr, il dott. Fabio Fiorentino, ha espresso dei forti dubbi circa la possibilità di usufruire di quei locali in quanto sarebbero poco adeguati, anche in termini di spazio, alle attività dei ricercatori. Sulla situazione in cui versano gli operatori della piccola pesca, il sindaco Nicola Cristaldi, in occasione dell'inaugurazione della chiatta sul fiume Mazaro, ha dichiarato: "gli operatori della piccola pesca potranno usufruire del grande mercato agro-alimentare che apriremo prossimamente". Il primo cittadino si riferiva alla struttura adiacente alla Capitaneria di porto e che una volta ultimata, i lavori sono costati alla Regione circa 15 milioni di euro, doveva ospitare un grande mercato all'ingrosso del pesce.

Attraverso una nota, di recente è intervenuto l'istituto "Il Duemila" che si è sempre opposto all'idea da parte dell'Amministrazione Cristaldi di trasformare l'edificio del Trasmazzaro, finanziato come mercato ittico dalla Regione, in mercato ortofrutticolo: "Mazara –ha scritto l'ex sindaco Nicola Vella, presidente de "Il duemila"- è nota in tutto il mondo per la pesca: creare in quella struttura un mercato ittico moderno ed una borsa internazionale del pesce è la nuova strada per ritornare competitivi e capitale della pesca".

 

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