Esa, Messina (UGL): “Adesso basta, il governo butti giù la maschera, i lavoratori vanno pagati”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Ottobre 2015 20:36
Esa, Messina (UGL): “Adesso basta, il governo butti giù la maschera, i lavoratori vanno pagati”

Quella che è in corso è una vera e propria guerra tra poveri e l’unico responsabile è il Governo regionale. Sono stati sbloccati 8 milioni di euro in deroga al patto di stabilità e nessun euro è stato stanziato per i lavoratori dell’ESA. E’ incredibile quanto registriamo, uno stato di cose che non è più sostenibile. Una contrapposizione sociale che non giova a nessuno”.

E’ quanto dichiara Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell’Ugl Sicilia.

“Ci aspettiamo dal Governo regionale – aggiunge - una immediata risposta per garantire gli stipendi ai circa 320 lavoratori dell’Esa ed ai circa 450 operai della meccanizzazione agricola. L’assessore Barresi passi a fatti e non si limiti a proclami che non portano ad alcun risultato”.

“Servono 6,8 milioni di euro per completare l’anno 2015 all’Esa – sostiene Messina - e servono soprattutto 4 milioni di euro per garantire gli stipendi, compreso la tredicesima, ai lavoratori dipendenti dell’Ente e circa 1,5 milioni di euro per sostenere le retribuzioni dei lavoratori stagionali dell’Esa. Sui pignoramenti in corso, pari a circa 2,5 milioni di euro – precisa - che provvedi l’esecutivo regionale con risorse aggiuntive, non possono sempre essere i lavoratori a pagare a causa della cattiva gestione degli anni precedenti”.

La posizione del Commissario straordinario non è più difendibile, non serve un timoniere che si dimentica di portare in salvo la ciurma ma pensa solamente alla sua ciambella di salvataggio”.

Presso l’Ars è stato depositato, da tempo, un disegno di legge per la chiusura dell’Esa. Stando ai fatti riteniamo che sia la soluzione migliore salvaguardando i lavoratori e valorizzando gli operai della meccanizzazione agricola che, proprio in queste settimane, stanno svolgendo un lavoro preziosissimo sul territorio siciliano per prevenire esondazioni e dissesti”.

(Comunicato Stampa)

21/10/2015

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