Ormai è una guerra a suon di note e diffide quella fra il liquidatore della Belice Ambiente Spa Nicola Lisma (supportato dal sindaco Nicola Cristaldi che lo volle nel 2010 Amministratore unico della stessa Belice Ambiente dopo la gestione Truglio-Macaddino) e l’attuale commissario straordinario della Belice Ambiente.
L’ultimo oggetto della diatriba riguarda il provvedimento firmato dall’Alfano (in qualità di Commissario della Srr) per il distaccamento, dal 16 novembre al 15 gennaio, presso la nuova Srr “Trapani Sud” (che sostituirà la Belice Ambiente per la raccolta rifiuti negli undici Comuni oggi nell’AtoTp2) di 4 dipendenti dell’Ato Tp2.
Al provvedimento si è opposto Nicola Lisma che ha inviato delle lettere agli stessi dipendenti (2il loro datore di lavoro sono io e non il commissario staroprdinario”) diffidandoli dall’accettare l’incarico pena il loro licenziamento. Due dei quattro dipendenti hanno portato a conoscenza le lettere all’Assemblea dei Soci e del Prefetto di Trapani. Per Lisma i quattro dipendenti sarebbero risultati assenti ingiustificati.
Al fine di affrontare la vicenda si è riunito d’urgenza il Cda della Srr presieduto dal sindaco di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino dopo i quattro dipendenti avevano rifiutato l’incarico per il rischio di essere licenziati.
I rapporti fra Lisma e l’Alfano (in foto rispettivamente a sx e dx) sono burrascosi da sempre, cioè da quando quest’ultima è divenuta commissario straordinario nell’ottobre 2014. La Alfano ha invitato più volte Lisma a delle riunioni con i Comuni Soci ma Lisma non si è mai presentato. La situazione sembra precipitata negli ultimi giorni quando si è appresa la notizia circa la possibilità di fallimento della Belice Ambiente per fatti avvenuti quando Lisma era Amministratore unico.
A presentare l’istanza di fallimento presso il Tribunale di Sciacca (che si dovrà pronunciare nelle prossime settimane) è stata l’azienda “Tech Servizi srl” di Floridia, in provincia di Siracusa, che dalla società in liquidazione avanza la somma di quasi 350 mila euro per la fornitura di dodici mini autocompattatori e altro materiale per la raccolta. Su questa vicenda Lisma ha convocato una riunione per il 4 dicembre, in quell’occasione dovrà presentare il concordato preventivo per evitare il peggio.
Sulle due questioni vuole vederci chiaro il prefetto Leopoldo Falco che vuole assolutamente evitare che si crei una polveriera sociale a seguito dei licenziamenti dei dipendenti della Belice Ambiente.Insomma una brutta storia che pone di fronte ad inquietanti interrogativi circa la gestione diretta ed indiretta (dei sindaci) su quel carrozzone politico che è stata la Belice Ambiente.
Francesco Mezzapelle
28-11-2015 13,15
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