Doppio delitto di Mazara Due, iniziali dell’assassino le due lettere ‘E’ ed ‘R’ scritte con il sangue da Rita Decina prima di morire?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
06 Agosto 2016 14:31
Doppio delitto di Mazara Due, iniziali dell’assassino le due lettere ‘E’ ed ‘R’ scritte con il sangue da Rita Decina prima di morire?

E se la "E" ed "R" scritte con il suo sangue da Rita Decina, dopo essere stata accoltellata e prima di spirare, fossero le iniziali dell'assassino? Questo e' probabilmente, l'interrogativo, forse gia' diventata una pista per l'indagine, degli investigatori del duplice omicidio avvenuto nelle primissime ore di ieri pomeriggio nel popoloso quartiere periferico di Mazara 2.

 

Ad essere uccisi due giovani conviventi. Le vittime, Angelo Cannavo' di 28 anni e Rita Decina di 25 anni sarebbero state sorprese al piano terra della palazzina sita in via Armida Borelli al numero 25/A dove vivevano, al terzo piano, insieme al fratellino di 8 anni della stessa ragazza (il bimbo fortunatamente in quel momento si trovava a pranzo al Boccone del Povero).

Si occupa del caso il giudice Giulia D'alessandro e le indagini sono svolte dalla Polizia di Stato e sarabbero già sulle tracce dell'omicida.  Sui cadaveri sono stati riscontrati numerosi segni di violenza e sembra che siano stati sgozzati con un'arma da taglio. Il duplice delitto sarebbe avvenuto tra le 13:30 e le 14:00.

Probabilmente ad essere colpito per primo all'ingresso della palazzina è stato il ragazzo mentre la sua ragazza sarebbe stata colpita alle spalle mentre tentava di salire le scale per raggiungere il suo appartamento.

Chissà, come dicevamo, che il suo gesto di scrivere le due lettere con il sangue sul muro non sia stato l'estremo tentativo per dare un'indicazione alla Polizia, in questo caso non è escluso che le due vittime conoscessero il loro assassino. Resta ancora ignoto il movente alla base del duplice omicidio, ma probabilmente alla base del delitto della coppia, priva di figli, potrebbero esserci motivi legati allo spaccio di stupefacenti.

Francesco Mezzapelle

06/08/2016

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