Covid-19, Buoni spesa, Dai furbetti del “cartellino” ai furbetti del reddito

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Aprile 2020 21:25
Covid-19, Buoni spesa, Dai furbetti del  “cartellino” ai furbetti del reddito

Apprendiamo da più ed accreditate fonti che a Mazara del Vallo è in azione la banda dei "furbetti": eravamo rimasti ai furbetti del cartellino, quelli di cui si sono più volte occupate le pagine di cronaca suscitando scandalo e soprattutto una copiosità di contumelie contro coloro che gabbano le leggi e le normative. I commenti più gentili parlavano di licenziamento e di lapidazione in pubblico, una sorta di gogna medioevale. Fermo restando il principio che in un paese in cui non è sempre accreditato il senso civico e del dovere vanno severamente puniti tali comportamenti, ci chiediamo quali sanzioni saranno messe in campo per punire i furbetti del reddito che, speculando sul bisogno di altri concittadini, hanno falsato l'autocertificazione per ottenere i buoni spesa compiendo un'azione a dir poco spregevole.

Approfittare della buonafede e togliere a chi in questo periodo si trova in situazione di estrema necessità, significa non avere alcuna consapevolezza né di essere cittadino né di essere solidale. E ciò è estremamente grave poiché dimostra come nel tempo non si è riusciti a penetrare in alcuni strati della popolazione, fallendo nella formazione di una coscienza civica. Appartenere ad una comunità significa, tra le altre cose, assumere comportamenti responsabili. La maggioranza dei mazaresi in questo periodo di emergenza sanitaria, di profonda crisi economica, di situazioni particolarmente delicate dal punto di vista psicologico ( e mi riferisco a famiglie con gravi disabilità, o con violenze private, di immensa solitudine) ha comunque dimostrato di sapere agire nel rispetto delle norme restrittive e nel dare sostegno solidale, anche grazie alle associazioni di volontariato, i furbetti del reddito dovrebbero sapere che tali buoni alimentari sono anche il frutto della solidarietà collettiva.

Auspichiamo, pertanto, che i furbetti siano redarguiti ( additarli al pubblico sa di tribunale di Inquisizione) e confidiamo, nel caso vi fossero situazioni di estrema indigenza, attraverso i controlli degli uffici preposti a ciò, che venga data la priorità proprio a queste famiglie in attesa che dalla Regione arrivino gli aiuti finanziari promessi dal governatore e anche quelli statali che, sicuramente a causa delle lungaggini burocratiche, ritarderanno. Francesca Incandela, Coordinatrice provinciale di Italia Viva

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