Cons. Di Gregorio: “utilizzo indiscriminato, di ANAS e Provincia, diserbanti chimici nella pulizia di strade nell’area di Mazara del Vallo”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
22 Giugno 2015 11:48
Cons. Di Gregorio: “utilizzo indiscriminato, di ANAS e Provincia, diserbanti chimici nella pulizia di strade nell’area di Mazara del Vallo”.

Premesso che:- Da qualche anno, l’ANAS e la Provincia, nell’ambito dell’attività di manutenzione delle strade, stanno ponendo in essere degli interventi irrispettosi dell’ambiente, degli equilibri naturali e della salute pubblica; Infatti, ormai da anni, questi Enti hanno soppiantato la tecnica della falciatura manuale, prima, e meccanica, dopo, con quella dei diserbanti chimici;

- Tale metodologia, indubbiamente economicamente più conveniente rispetto alla falciatura manuale, posto che riduce i costi della manodopera, appare essere invasiva e lesiva del bene primario “salute”;Constatato che:- Il diserbante utilizzato dall’ANAS e dalla Provincia, per la pulizia delle cunette, sembrerebbe essere un erbicida dissecante a base di glyphosate, che è la materia prima di numerosi prodotti usati anche in agricoltura;- L’erbicida dissecante più diffuso è il Roudup, il quale viene prodotto dalla multinazionale americana Monsanto, sul quale pesa più di un dubbio circa la biodegradabilità e la sua capacità di non lasciare residui tossici dopo l’applicazione;- Invero, il prof.

Gianni Tamino, docente di biologia presso l’Università degli studi di Padova, in una intervista pubblicata sul web, sostiene che il glyphosate ha la caratteristica di durare pochi giorni, ma da origine a metaboliti dannosi; infatti, dichiara il suddetto professore, la sostanza di cui è composto il diserbante sparisce e si ha una trasformazione in sostanza attiva che in parte viene assorbita dal terreno;- A detta del prof. Tamino, è stato pubblicato sulla rivista Cancer uno studio scientifico che dimostra che l’uso del glyphosate comporta l’aumento dei linfomi non-hodgkin, ossia quel tipo di tumore del sangue del quale abbiamo sentito parlare a proposito dei soldati entrati a contatto con l’uranio impoverito;- Il prof.

Fabio Taffettani, dell’Università politecnica delle Marche, spiega che il glyphosate, il diserbante utilizzato dall’ANAS, è il più aggressivo e meno selettivo sul mercato. “Tra le precauzioni d’uso del glyphosate, spiega il prof. Taffettani, c’è il divieto assoluto di irrorare i bordi dei corsi d’acqua e delle zone umide a causa della sua accertata tossicità, anche a basse concentrazioni, sugli organismi acquatici.” Gli effetti del veleno non possono essere limitati alle sole erbe indesiderate, si estendono inevitabilmente alle specie animali, coinvolgendo l’intera catena alimentare.

L’uomo non resta certamente escluso, si pensi soltanto all’abitudine della raccolta di piante spontanee per uso alimentare.- Proteste verbali e scritte, interrogazioni e interpellanze a Comuni e Provincie sono state presentate negli ultimi anni, in Toscana, Sardegna, Umbria, Marche, Lazio, Valle d’Aosta, Sicilia, oltre a svariate richieste all’ANAS di spiegare il perché di questa scelta.- Molti Sindaci per tutelare la salute e l’ambiente emettono Ordinanze che regolamentano, e in certi casi vietano, l’uso di prodotti fitosanitari, in particolare diserbanti;- Sembrerebbe, addirittura, che gli ovini tenuti al pascolo in zone limitrofe a quelle trattate con il suddetto diserbante abbiano una percentuale elevata di aborto a causa dell’ingerimento delle erbe rese tossiche dalle sostanze utilizzate per il diserbamento;- Inoltre, il glyphosate potrebbe insinuarsi nel terreno ed inquinare le falde acquifere con irrimediabile danno a carico dell’ecosistema e della salute;- Come si legge anche sul web, diversi soggetti subito dopo le operazioni di diserbamento da parte dell’ANAS sono dovuti ricorrere alle cure mediche stanti le difficoltà respiratorie e la sensazione di soffocamento, tipici sintomi, quest’ultimi, legati all’esposizione al glyphosate;

Rilevato che:- Il danno ambientale, e non solo, causato dall’utilizzo del summenzionato diserbante, non si limita alla sola cunetta oggetto del trattamento, ma a tutta la zona circostante;- Invero, numerosi cittadini avvertono la presenza del diserbante anche a centinaia di metri dalla zona di intervento, a causa del cattivo e penetrante odore rilasciato dal prodotto;- Secondo il decreto Legislativo 194/1995 un prodotto fitosanitario può essere autorizzato solo se “non produce effetti nocivi, in maniera diretta e indiretta, sulla salute dell’uomo o degli animali o sulle acque sotterranee”.

Interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:- Se siano a conoscenza che l’attività manutentiva delle strade, da parte degli Enti in oggetto indicati, viene eseguita attraverso le metodiche sopra illustrate;- Se non ritengano opportuno, anche alla luce delle evidenze scientifiche negative, intraprendere ogni utile iniziativa volta a monitorare gli effetti derivanti dall’impiego dei diserbanti chimici per la pulizia e la manutenzione ordinaria dei tratti stradali che interessano l’intero territorio comunale;- Se non sia il caso di intervenire al fine di dettare regole ferree e precise, che inibiscano all’ANAS e alla Provincia l’utilizzo dei diserbanti chimici nel territorio comunale, e impongano il ritorno alla falciatura manuale o, perlomeno, meccanica.- Se nelle aree non agricole del Comune (parchi, cigli stradali e ferroviari, viale, verde pubblico ecc…), durante le operazioni di disinfestazione, si utilizzano prodotti fitosanitari ad azione diserbante;

In attesa di una sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D.Lgs n. 267 del 18/08/2000, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.

Consigliere Giuseppe Di Gregorio- Interrogazione inviata alla Presidenza del Consiglio comunale

22-06-2015 13,40

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