“La Cifa per statuto è per la libertà e il pluralismo. Siamo tutti impegnati contro ogni iniziativa che avversa i principi di libertà, tra l’altro sanciti nella Costituzione italiana all’art. 39 – dice Gaspare Ingargiola, dirigente Provinciale – Per questo sto organizzando una ferma presa di posizione ed un’azione di protesta, ispirata e suggerita dalla Presidenza nazionale, che intanto prevede l’invio immediato di una contestazione e poi una manifestazione di protesta verso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro”.
Il motivo nasce dal comunicato che tale Ispettorato ha pubblicato in data 20 giugno 2018 sul proprio sito istituzionale; che è teso a correlare la fruizione di benefici, così come la possibilità di ricorso a forme contrattuali flessibili, a condizione che si applichino i soli contratti sottoscritti da CGIL, CISL e UIL. Tale posizione costituisce un grave ed infondato attacco ai principi di libertà e pluralismo sindacale sanciti dall’art. 39 della Costituzione, e la nostra Confederazione è fermamente decisa a contrastare l’ennesimo tentativo di delegittimazione mosso da un sistema corporativistico ormai anacronistico.
I vertici nazionali, con a capo il Presidente Andrea Cafà, sta programmando azioni legali a tutela della nostra immagine e intanto ha già chiesto un incontro chiarificatore con il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Siamo affiancati, in questo percorso, dalle diverse associazioni datoriali e dai sindacati dei lavoratori che operano nel pieno rispetto della normativa e che non tollerano di essere associati al fenomeno del “dumping contrattuale” come adombrato dall’Ispettorato del Lavoro.
