Centro studi “La Voce”: “Cristaldi e le ceramiche, un sodalizio ormai indissolubile”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Ottobre 2015 05:48
Centro studi “La Voce”: “Cristaldi e le ceramiche, un sodalizio ormai indissolubile”

Diamo atto al nostro sindaco di aver espresso una progettualità non scontata per rivitalizzare il centro storico. Egli ha davvero adottato con trasporto commovente le case fatiscenti, i vicoli sordidi, i cortili corrosi dal tempo e dalla ruggine.

Abbiamo visto intonacare muri pericolanti per poterli ornare di pregevoli manufatti in ceramica, piazzette che richiamano i turisti, distratti da poche suppellettili anche ben piazzate ma.....i muri sono rimasti pericolanti e le stradine che, nonostante questi interventi sostanzialmente estemporanei, conservano una atmosfera che richiama gli antichi conquistatori arabi e i successori normanni, sono state ridotte a lastre di cemento.

Cosa c’entri il cemento con il centro storico bisogna ci venga spiegato da un raffinato uomo di cultura abbeveratosi agli studi di quella Architettura che non aveva nei suoi libri esempi devastanti come Piazza Regina, ne’ il cemento come impiantito dei vicoli. Allora può nascere il sospetto che si sia trattato ancora una volta di una mistificazione grossolana, certamente con qualche vantaggio per i produttori di piastrelle e affini, ma con poco o nullo costrutto per il centro storico.

Attenti come siamo alle sorti della nostra città, proponiamo alcune domande e insinuiamo alcuni suggerimenti.Questi lavori che non hanno certamente risolto i problemi statici delle case del centro (non ci risulta che la presenza di piastrelle, ancorché d’arte, migliorino le condizioni statiche dei muri) sono state almeno autorizzate dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Trapani?

Infatti a nostro avviso, il centro storico di stile arabo – normanno mal si concilia con la pavimentazione dei vicoli in battuto di cemento (Via Bagno, Vicoli Giattino – Aragonesi – della Pietà, etc…) e le pareti costellate da ceramica. Ma se la Sovrintendenza ha detto che va bene, allora ne prenderemo atto, anche se restiamo perplessi.

Questi interventi di puro maquillage non hanno tenuto conto dei pericoli presenti in quelle strade, non solo legati alle case pericolanti, ma anche a furti, scippi, droga, spaccio, risse, prostituzione, etc che rischiano di rendere invivibile quell’area.

Sono prova di questo sia la Via Porta Palermo, che ha visto fuggire le attività commerciali (solo due negozi sono presenti in quella zona), sia la Via Garibaldi che la presenza di pub invasivi, che hanno occupato con sedie e tavoli quasi tutti gli spazi che dovrebbero essere riservati ai pedoni, richiamano giovani spesso scalmanati che, per intere notti, arrecano notevole disagio ai pochi e coraggiosi residenti.

Altre vie sono chiuse al transito da anni perché prospicienti fabbricati pericolanti (Via Paolo Ferro).In questi anni di sindacatura Cristaldi nel centro non è sorta alcuna nuova attività commerciale, nessun proprietario è ritornato ad abitarvi, nessun proprietario ha eseguito lavori di ristrutturazione degli immobili.Per far rivivere il centro storico, come avevamo consigliato a questa amministrazione, era necessaria la redazione del Piano Particolareggiato, ma il nostro consiglio è stato disatteso.

Questa amministrazione non solo non ha invogliato il ripopolamento del centro con incentivi quali l’abbattimento di tasse e tributi comunali, ma nemmeno ha pubblicizzato i bandi pubblici regionali, nazionali ed europei per la realizzazione di interventi di recupero, che avrebbero consentito benefici non secondari. Ci riferiamo ad esempio al decreto regionale del 26 marzo 2015 che prevedeva il pagamento a carico della regione dell’intera quota degli interessi sui mutui contratti per la ristrutturazione degli immobili nei centri storici.Di recente è stata approvata un’apposita legge regionale, la n. 13/2015 allo scopo di tutelare, valorizzare e rivitalizzare economicamente e socialmente i centri storici, attraverso il recupero del patrimonio.

Questa legge assegna ai comuni 8 mesi di tempo per predisporre atti necessari per la sua applicazione. Non ci risulta che a 3 mesi dalla sua approvazione il comune di Mazara del Vallo abbia fatto qualcosa. Gradiremmo essere smentiti.

Il sindaco che in un recente passato ha istituito un gruppo di tecnici comunali per mettere in sicurezza il centro storico senza riuscirci, consapevole che la stragrande maggioranza degli edifici ha problemi statici, che le innumerevoli case disabitate offrono uno spettacolo di degrado inaudito, forse non è stato avvisato da funzionari distratti, dell’esistenza di questa legge e delle provvidenze che possono essere erogate. Chiediamo ai funzionari di colmare immediatamente questa lacuna, in modo che il sindaco Cristaldi immediatamente possa attivare il dirigente dell’ufficio tecnico per predisporre nel più breve tempo possibile gli atti richiesti dalla legge 13/2015, atti che, lo ricordiamo, debbono passare attraverso l’approvazione da parte del consiglio comunale.Se perderemo anche questa opportunità avremo la definitiva conferma di una triste realtà: l’amministrazione Cristaldi non è interessata a far ritornare il centro storico di Mazara del Vallo agli antichi splendori.

Centro Studi “La Voce”

(Comunicato Stampa)

17/10/2015

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