Centro Studi “La Voce”: Belice Ambiente: dipendenti amministrativi in soprannumero. Tanto pagano i cittadini!

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Dicembre 2015 22:57
Centro Studi “La Voce”: Belice Ambiente: dipendenti amministrativi in soprannumero. Tanto pagano i cittadini!

Oggetto: considerazioni su direttive dell’Ass.re Vania Contraffatto riguardanti il trasferimento dei dipendenti dell’ATO Rifiuti in liquidazione alle nuove SRR.

Finalmente autorevoli rappresentanti le istituzioni mettono in discussione la procedura di trasferimento del personale ATO-Rifiuti che stava transitando indisturbati verso le SRR.Troppi silenzi in questi anni di malaffare nelle ATO Rifiuti in Sicilia. Il compito di vigilare sulla gestione era affidata ai Sindaci Soci che pur sapendo degli imbrogli hanno preferito stare muti e sordi.Tutte le ATO-Rifiuti che hanno gestito in house il servizio di raccolta rifiuti hanno proceduto all’assunzione del personale attraverso metodi clientelari.Fra tutte le ATO in Sicilia merita capitolo a parte la Società Belice Ambiente ATO-TP2 oggi in liquidazione, ove sono stati riscontrati procedimenti di assunzione che vanno oltre il clientelismo, ma in molti casi sono stati applicati metodi illegittimi e illegali.Infatti l’Amministratore Unico Avv.

del Lavoro Truglio (per inciso legale del sindacato U.I.L.), dopo l’entrata in vigore delle leggi 2/2007 e 6/2009, ha proceduto, in contrasto con le citate leggi (che per la sua attività avrebbe dovuto conoscere a fondo), e senza un piano aziendale ad assunzioni di personale sia per mansioni amministrative che quali operatori ecologici per centinaia di unità, personale spesso riconducibile ad attivisti politici stranamente, per la storia gloriosa di questo partito, in massima parte vicini al Partito Democratico.La stragrande maggioranza di queste assunzioni è avvenuta con contratto a tempo determinato che successivamente per intervenuta sentenza, si è dovuto trasformare in contratto a tempo indeterminato.Spiccano fra i dipendenti amministrativi, ex consiglieri, ex assessori e figli di ex assessori tutti dei Comuni Soci, il fratello del segretario del PD di Mazara del Vallo e addirittura il segretario politico del PD di Campobello di Mazara.

Tutti costoro sono stati assunti per sentenza emessa dall’Autorità Giudiziaria.In verità tutte le assunzioni fatte dal Truglio a tempo determinato sono state riconosciute assolutamente illegittime dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Marsala, che ha dovuto accogliere i ricorsi, riammettendo in servizio tutti i ricorrenti già assunti a tempo determinato, trasformandolo in contratto a tempo indeterminato.Dalla lettura delle sentenze si evince che il Giudice ha ritenuto “nulle” le clausole oppositive del termine.Oltre ai vari contratti di lavoro subordinato a tempo determinato trasformati in contratto a tempo indeterminato, per violazione della disciplina di cui al Decreto Legislativo n.

368/2001, per alcune controversie, il Giudice del Lavoro ha ritenuto dover convertire dei contratti di collaborazioni a progetto in contratti a tempo indeterminato, perché privi di un effettivo progetto, ovvero perché i soggetti, nonostante il progetto, erano stati adibiti a mansioni diverse.Ciò ha comportato l’incremento sproporzionato e non precisabile, in particolare di dipendenti amministrativi, tutti valorizzati con varie progressioni di carriera (anche se ad una lettura sicuramente superficiale dei curricula, sembrerebbero non avere le competenze minime per ricoprire i ruoli loro affidati).La conseguenza realmente drammatica è che la dotazione organica è ben superiore alle reali esigenze della Società, con notevoli maggiori costi.Da un’attenta analisi dei fatti verificatesi, sembra essersi realizzato quello che è conosciuto come il “Progetto Macaddino” Sindaco di Mazara del Vallo dal 2004 al 2009 di professione sindacalista U.I.L.

ovvero:• si creano posti di lavoro (quindi potenziali voti) aggirando le precise norme che vietano le assunzioni a tempo determinato;• il dipendente, dopo la chiusura del rapporto a tempo determinato ricorre contro il provvedimento per essere riassunto, affidando l’incarico ad un legale di fiducia che, casualmente spesso risultava essere un collaboratore dello studio Truglio;• la Belice Ambiente nominava casualmente un avvocato professionalmente vicino a Truglio ed infine;• il dipendente, casualmente, si iscriveva nel sindacato U.I.L.

di Macaddino e Truglio.Un fatto inoppugnabile: nel 2009 i sindacati rappresentanti dei lavoratori SIADEL, UGL, USCI, CGIL e CISL, tutti insieme hanno incassato trattenute per iscrizioni dei lavoratori al loro sindacato pari a €. 11.916,00, mentre la UIL da sola ha incassato €. 15.922,00.Supponiamo che il meccanismo sopra descritto abbia creato ingenti danni erariali alla Soc. Belice Ambiente, società di capitale che, è bene non dimenticarlo, è stato sottoscritto dai Comuni, che gestisce soldi pubblici, ovvero soldi dei contribuenti, costretti a pagare con incrementi di tasse e tariffe una gestione fallimentare che oseremmo definire indegna di un paese civile.Tutto ciò premesso proponiamo:1) che venga trasferito alla SRR il personale previsto da un piano aziendale serio che indichi funzioni, mansioni, fabbisogno e soprattutto sostenibilità economica senza ricorrere ad aumenti di tariffe per pagare gli stipendi;2) venga collocato in cassa integrazione il personale amministrativo in esubero;3) la revoca di tutti gli avanzamenti di carriera indubbiamente illegittimi;4) la modifica del contratto dei dipendenti amministrativi da Federambiente a Enti locali (Comune).È davvero possibile accettare supinamente questi esempi di malgoverno e soggiacere nel contempo ad una tassazione vergognosamente elevata, anche in funzione degli scarsi e spesso inadeguati servizi offerti?Alla luce di quanto sopra, non si comprende il comportamento dei Sindaci Soci che, essendo venuti a conoscenza di compimenti di atti illeciti da parte dell’Amministratore Unico di Belice Ambiente del tempo, Avv.

Francesco Truglio, hanno omesso di promuovere azione di responsabilità sociale dinanzi al giudice civile ai sensi degli artt. 2392-2393-2403 c.c.

Comunicato stampa

09/12/2015

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