Cappella Ospedale di Mazara, in 386 domani a Palermo per la messa di Papa Francesco

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Settembre 2018 18:00
Cappella Ospedale di Mazara, in 386 domani a Palermo per la messa di Papa Francesco

Domani, 15 settembre, un numeroso gruppo di persone, 386 in tutto, provenienti da Marsala, Petrosino, Mazara, Castelvetrano, Santa Ninfa, Salemi, Salaparuta, parteciperà alla Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Papa Francesco insieme a tutti i Vescovi di Sicilia e a tantissimi presbiteri delle diverse diocesi di Sicilia al Foro Italico di Palermo.
I 6 pullman, che partiranno alla volta di Palermo dalle ore 6, saranno accompagnati dal Cappellano dell’ospedale di Mazara, don Antonino Favata, e dai numerosi volontari del gruppo VOM (Volontari Ospedale Mazara): tutti hanno collaborato, con grande entusiasmo e dedizione, alla preparazione di questo pellegrinaggio.

I volontari, suddivisi nei sei pullman, coordineranno i vari gruppi: già durante il viaggio, in un clima di raccoglimento e di meditazione ci si preparerà alla Santa Messa del Papa, prevista per le ore 11,15, pregando il Rosario e la Coroncina alla Divina Misericordia.

L’occasione della visita pastorale del Papa a Palermo è dovuta dal 25.mo anniversario dell’uccisione di Padre Pino Puglisi per mano mafiosa il 15 settembre 1993 intorno alle 22,45, giorno del suo 56.mo compleanno.

A Don Pino, sorridente, gli fu sparato un colpo alla nuca mentre si accingeva a rientrare a casa: i killer dell’esecuzione furono Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza. Quest’ultimo raccontò le ultime parole di Padre Pino prima di essere ucciso: un sorriso e poi un criptico "me lo aspettavo". Mandanti dell'omicidio furono i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati il 26 gennaio 1994. I funerali di Padre Pino, presieduti dal card. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Palermo, si svolsero il 17 settembre in un bagno di folla.

Il 15 settembre 1999 il cardinale Salvatore De Giorgi ha insediato il Tribunale ecclesiastico diocesano per il riconoscimento del martirio.
La sua vita e la sua morte sono state testimonianze della sua fedeltà all'unico Signore e hanno disvelato la malvagità e l'assoluta incompatibilità della mafia con il messaggio evangelico.

"Il credente che abbia preso in seria considerazione la propria vocazione cristiana, per la quale il martirio è una possibilità annunciata già nella rivelazione non può escludere questa prospettiva dal proprio orizzonte di vita. I 2000 anni dalla nascita di Cristo sono segnati dalla persistente testimonianza dei martiri" (Giovanni Paolo II, Incarnationis Misterium, n.10).

Il 28 giugno 2012 papa Benedetto XVI, durante un'udienza con il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha concesso la promulgazione del decreto di beatificazione per il martirio in “odium fidei”.

È stato beatificato a Palermo il 25 maggio 2013 e dichiarato martire. La memoria liturgica ricorre il 21 ottobre perché in questo giorno nel 1937 Padre Puglisi ricevette il battesimo.

Nel quartiere Brancaccio di Palermo, dilaniata dalla guerra delle cosche mafiose, riuscì a coinvolgere nei gruppi parrocchiali molti ragazzi strappandoli alla strada e alla criminalità. «Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto», ha detto papa Francesco, «li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo.

In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto».

Terminata la Santa Messa al Foro Italico, tutti i pellegrini, accompagnati da don Antonino e dai volontari, proseguiranno il pomeriggio a Monreale con la visita del Duomo.
COmunicato Stampa

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