Campobello, Il Consiglio comunale di Campobello discute del Piano Regolatore Generale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
16 Maggio 2015 07:04
Campobello, Il Consiglio comunale di Campobello discute del Piano Regolatore Generale

Si è riunito il Consiglio comunale di Campobello convocato in seduta straordinaria dal presidente Simone Tumminello per discutere della situazione urbanistica del Comune e del Piano Regolatore Generale.

A richiedere la seduta sono stati i consiglieri di minoranza Giovanni Palermo, Nicola Giorgi, Giovanni Tumminello, Vincenzo Giardina e Tommaso Di Maria. Primo firmatario della proposta è stato il consigliere Giovanni Palermo. Durante la seduta, cui hanno preso parte il responsabile del settore Urbanistica del Comune, arch. Antonia Russo, e il tecnico progettista della variante al PRG, prof. Giuseppe Trombino, il Consiglio ha approvato all’unanimità un atto d’indirizzo proposto dal gruppo di Democrazia e Libertà (Valentina Accardo, Gianvito Luppino, Piero Di Stefano e Vito Bono) attraverso il quale è stato richiesto «all’Amministrazione comunale di elaborare una propria direttiva al progettista del PRG al fine di verificare i requisiti dimensionali previsti dall’art.

2 del D.M. 1444 del ’68 e dunque preesistenti alla data della legge regionale n.78 del 76 secondo i quali si soddisfano tutti gli indici per determinare le zone territoriali omogenee A, B e C». Il Consiglio ha altresì deliberato di dare indirizzo agli uffici che dispongono delle aero-foto acquistate dalla Commissione straordinaria di consegnare una copia delle stesse al progettista al fine di poterle utilizzare per ricavarne i requisiti dimensionali previsti dall’art. 2 del D.M.

n. 1444/68. La proposta del gruppo Democrazia e Libertà è stata illustrata dal consigliere Valentina Accardo attraverso un excursus normativo che ha messo in evidenza la necessità di fare chiarezza su alcune incongruenze tecnico-normative riguardanti l’evoluzione della vicenda urbanistica campobellese. La proposta di Democrazia e Libertà, nello specifico, fa riferimento al fatto che, già nel ’64, il Consiglio comunale di Campobello aveva approvato un regolamento edilizio che definiva la perimetrazione del centro di Campobello e delle frazioni di Tre Fontane e Torretta Granitola, individuando all’interno di esse la presenza di aree edificabili.

Nel ‘71 tali aree sono state regolamentate con il Piano di fabbricazione che individuava ampie zone B e C per le borgate di Tre Fontane e Torretta Granitola. Tale provvedimento è stato tra l’altro dichiarato esente da vizi di legittimità nella seduta del 22 novembre del ‘71 dalla commissione provinciale di controllo di allora. Successivamente, con decreto del presidente della Regione siciliana 6/A del 13 febbraio ‘73 veniva approvato il Piano comprensoriale n.

4, che, invece, ha fatto “scomparire” tali zone «a causa di macroscopici errori da parte dei redattori del piano».

Dopo l’approvazione dell’atto d’indirizzo, sono intervenuti sulla questione del PRG anche i consiglieri Giovanni Palermo, Vincenzo Giardina e Gianvito Luppino, che hanno messo in evidenza varie problematiche che nel tempo hanno interessato l’annosa questione del PRG, ponendo diversi interrogativi al tecnico progettista Trombino. Il prof. Trombino ha risposto alle tante questioni attraverso un’ampia e dettagliata relazione dell’attività svolta dal 2007, quando ha ricevuto l’incarico della definizione del PRG di Campobello.

In particolare, si è soffermato sulla delibera n. 30 approvata nel 2012 dalla Commissione straordinaria con i poteri del Consiglio, che ha di fatto annullato i provvedimenti della precedente Amministrazione in ordine al PRG. «La revoca è stato un atto sproporzionato - ha detto in proposito il prof. Trombino – La commissione straordinaria, a mio avviso, avrebbe dovuto invece dare continuità amministrativa a quegli atti apportando le opportune modifiche e integrazioni.

I commissari hanno inoltre deliberato le linee generali per la Revisione del piano, dando dei precisi indirizzi. Si tratta tuttavia di un documento alquanto generico e che enuncia principi ovvi».

In conclusione della seduta, il sindaco Giuseppe Castiglione è intervenuto, rassicurando i cittadini che, nonostante le vicissitudini che nel tempo hanno ostacolato l’approvazione del Piano, l’attuale Amministrazione sta operando con solerzia per raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. «Questa sera – ha dichiarato il Sindaco - si sancisce l’inizio di un nuovo percorso di condivisione che porterà all’adozione del Piano Regolatore Generale.

Dagli interventi in aula, infatti, si registra finalmente quella maturità politica necessaria al fine di mettere al primo posto gli interessi della città. Il Piano regolatore sarà, dunque, lo strumento urbanistico di tutta la città. Non possiamo disconoscere l’esistenza di problematiche che ne hanno ostacolato l’approvazione. Ma questo fa parte del passato. Ora il nostro compito è guardare al futuro e, operando con senso di responsabilità, nel rispetto della legge e dei tempi tecnici necessari, siamo fiduciosi nella possibilità di varare entro la fine dell’anno il nuovo Piano regolatore generale di Campobello».

Fiducioso si dichiara anche il presidente del Consiglio Simone Tumminello, che ha aggiunto: «Sono convinto che questo Consiglio sarà chiamato molto probabilmente a pronunciarsi sulla nuova presa d’atto deliberata dalla Commissione straordinaria, che, in base a quanto sollevato da alcuni progettisti, non contemplerebbe le disposizioni aggiuntive che riguardano i massimali volumetrici per lotti che vanno dai 120 ai 200 metri quadri».

(Comunicato Stampa)

16/5/2015

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza