Belice Ambiente, Sonia Alfano: “mi dimetterò ma la Procura della Repubblica è informata della situazione creata in questa anni”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
27 Aprile 2015 09:42
Belice Ambiente, Sonia Alfano: “mi dimetterò ma la Procura della Repubblica è informata della situazione creata in questa anni”

Abbiamo contattato la dott.ssa Sonia Alfano, commissario straordinario dell’Ato TP2 Belice Ambiente che nei giorni scorsi ha annunciato le proprie dimissioni dall’incarico. Sonia Alfano ha ripercorso tutta la vicenda, denunciato alcuni fatti ed ha motivato la sua decisione.

“Nella scorsa Assemblea dei soci ancora una volta mancava un rappresentante della Giunta Cristaldi e vi era solo il vicesindaco di Castelvetrano. In quella sede ho nuovamente fatto luce su alcune questioni che riguardano la precedente gestione dell'Ato. Sono stata accusata dal liquidatore Lisma circa l'acquisto che abbiamo fatto di 3 autocompattatori, costati 59mila euro, risparmiando però in soli due mesi circa 250mila euro, pertanto ho fatto economia e non indebitato la società. Il liquidatore non ha controfirmato l'acquisto perché secondo lui non si potevano fare ma lo stesso prima del commissariamento con la società in liquidazione aveva acquistato dei mezzi nel 2012 e 2013; stranamente di questa vicenda il presidente del Collegio sindacale non ne sapeva nulla.

Per non parlare –ha sottolineato la Alfano (in foto n.1)- dei 900milaeuro annui pagati ogni anno per le riparazioni in officina, una prassi che si era consolidata nel tempo. Mi chiedo: Se i Comuni più grossi pagano ogni tre mesi un quarto di quanto loro spetta come può la società coprire i costi? Ho cercato di rimettere in sesto una società in via di fallimento per la cattiva gestione degli ultimi anni. Da Commissario ho permesso di rimettere a norma la discarica di Campobello.

Mi accusano che sotto la mia gestione è stata chiusa? Dove erano gli stessi che nel 2011 avevano permesso il conferimento nella stessa discarica di 22 mila tonnellate rifiuti provenienti da Napoli? Ho iscritto 110 mezzi della Belice Ambiente, che lavoravano in maniera abusiva, all’Albo gestori nazionali, ho pagato i contributo dei lavoratori non versati. Invece cosa succede adesso? Il liquidatore entra a gamba tesa minacciando di provvedimenti disciplinari i miei collaboratori che "mobizzati" hanno presentato le loro dimissioni.

In queste condizioni la mia figura è incompatibile con quella del liquidatore, per questo il sindaco di Partanna, Nicola Catania, ha chiesto le dimissioni del liquidatore. Per quanto riguarda le mie aspetterò martedì, non sarò complice di chi vuole mandare la società in fallimento".

Il sindaco Nicola Cristaldi, seguito da quello di Castelvetrano, Felice Errante, ha annunciato il 24 aprile, attraverso una nota, di pagare direttamente i dipendenti dell'Ato che operano nel territorio comunale (€ 345.543,65 per quanto riguarda il Comune di Mazara del Vallo). Tale decisione è stata motivata da entrambi i sindaci dal fatto che le somme predisposte per l’Ato Belice fossero state bloccate dalla tesoreria per pignoramenti subiti da creditori della stessa Società d’Ambito: “il pignoramento a seguito dell’azione intrapresa dalla Spallino Costruzioni per il Polo Tecnologico di Castelvetrano –ha spiegato Sonia Alfano- non va ad intaccare i versamenti spettanti ai Comuni, è da considerarsi nullo”.

Sonia Alfano ha poi rivelato: “qualcuno del personale interno all’Ato ha fornito documenti all’esterno; è un fatto gravissimo che denuncerò alle autorità giudiziarie. Inoltre il personale che si è riunito con il sindaco Cristaldi in occasione dell’annuncio del pagamento diretto degli stipendi si è assentato ingiustificatamente dal lavoro ed incorrerà in provvedimenti. Ci sono dipendenti che durante le ore di lavoro presso la sede di Santa Ninfa si spostano discrezionalmente a Mazara del Vallo o si assentano.

(foto n.2 inviata dal comune di Mazara del Vallo allegata al comunicato del 24 aprile)  

Alcuni amministratori che oggi si ergono a salvatori della patria non comprendono che i loro versamenti servono a pagare non solo stipendi ma anche i contributi, la finanziaria, creditori, fornitori; in un recente passato vi è stata una cattiva gestione della Società. Se i Comuni pagassero mese per mese le loro spettanze la raccolta rifiuti andrebbe benissimo, invece i responsabili dei problemi nel servizio raccolta sono dovuti soprattutto ai mancati versamenti da parte di alcuni Comuni, poi però si lamentano. Come mai poi questi stessi sindaci trovano i soldi per attuare le procedure per il cosiddetto articolo 191 che prevede servizi integrativi per la raccolta dei rifiuti? Per quanto riguarda i tre autocompattatori acquistati ricordo che sono stati impiegati nel territorio di Mazara del Vallo. Finiamola con la demagogia da campagna elettorale”.

Sonia Alfano parteciperà domani pomeriggio alle 18 ad una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Campobello di Mazara richiesta dal sindaco Giuseppe Castiglione il quale ha auspicato che la Alfano ritiri le sue dimissioni: “credo –ha concluso Sonia Alfano- che salvo qualche novità non vi siano più le condizioni affinchè io resti ancora commissario della Belice Ambiente. Fin dal primo giorno ho agito con trasparenza e legalità e per salvare la società dal fallimento. Non sarò complice di quanti vogliono portare al fallimento la società, ma non andrò via senza completare la documentazione da passare alla Procura della Repubblica su alcune situazioni relative alla stessa Società”.

Insomma è un clima molto pesante quello che si respira alla Belice Ambiente da sempre carrozzone politico i cui costi sono in questi dieci anni sono progressivamente ed enormemente aumentati, di contro il servizio di raccolta è stato sempre più deficitario. Con la Belice Ambiente si sono costruite carriere politiche e “finanziate” campagne elettorali. Lo scontro fra la Alfano (sostenuta da gran parte dei sindaci dell’Ambito) ed i due Comuni più grandi dell’Ambito, guidati dal sindaco Cristaldi e dal sindaco Errante, è l’ultimo atto, prima del passaggio alle Srr, di una “guerra di competenze” che potrebbe avere anche strascichi giudiziari.

Bisogna però dire che questo terreno di scontro è stato favorito dalla mancanza di una strategia in materia di rifiuti ( e non solo) da parte dei governi regionali di questi anni, e soprattutto dell’attuale Governo Crocetta (vedi anche i diversi assessori che si sono succeduti) incapace di mettere fine all’esperienza fallimentare delle Ato, prolungando la loro liquidazione ed il commissariamento, perpetrando incompatibilità e favorendo satrapi di turno.

Francesco Mezzapelle

27-04-2015 11,30

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