Ato Belice Ambiente in gravissima situazione finanziaria: a rischio raccolta rifiuti. Dipendenti senza stipendio

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Giugno 2013 05:48
Ato Belice Ambiente in gravissima situazione finanziaria: a rischio raccolta rifiuti. Dipendenti senza stipendio

La società Belice Ambiente Spa è da tempo in liquidazione e la sua chiusura è stata fissata al 30 settembre, salvo una proroga dalla Regione che non ha ancora di fatto avviato l'iter per la costituzioni delle Srr provinciali. Gravissima la situazione economico-finanziaria in

cui versa la stessa Ato Tp2. Il rischio più immediato è quello però del blocco del servizio di raccolta negli undici comuni soci dell'ambito. La società non è più in grado di garantire il pagamento, anche parziale, dei fornitori di beni e servizi essenziali per la raccolta dei rifiuti e per la gestione della discarica. Le amministrazioni comunali hanno sempre più difficoltà nel pagare quanto dovuto alla società, cosicchè ad oggi i crediti pregressi, a lordo dei pignoramenti, ormai ammontano ad oltre 30 milioni di euro. I circa trecento dipendenti da qualche vantano il saldo della mensilità di maggio e tra dieci giorni matureranno la mensilità di giugno più la quattordicesima.

Il liquidatore della Belice Ambiente, Nicola Lisma, ha registrato ancora una volta il venir meno delle promesse di molti sindaci soci che avevano dato rassicurazioni, alcuni giorni fa in Prefettura, ai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel pronti a dichiarare lo sciopero dei dipendenti. "Non sono in grado di garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti –ha dichiarato- il rischio del blocco è imminente. Speravamo che i Comuni garantissero quanto meno le spese correnti ed invece dal primo gennaio ad oggi, senza considerare i crediti pregressi (circa 30 milioni di euro), la società ha ricevuto solamente un terzo del fatturato annuo (si aggira sui circa 10 milioni di euro) e meno della metà di quanto sarebbe necessario per affrontare l'ordinaria amministrazione (mensilmente l'Ato avrebbe bisogno di circa 1.400.000 euro per pagare dipendenti e fornitori essenziali).

Ho inviato diversi solleciti -ha continuato Lisma- ho messo in mora, non è la prima volta, i Sindaci, ho iniziato le attività di recupero crediti, ho sollecitato più volte la Regione, ma niente di nuovo all'orizzonte. Occorrerebbero, nell'immediato, oltre 2 milioni di euro per tamponare la situazione, ma, oltre a questo, è fondamentale la regolarità nei pagamenti. Mi appello ancora una volta al senso di responsabilità dei Sindaci e del Presidente della Regione affinché –ha concluso- si trovino tutte le soluzioni necessarie per evitare l'elevato rischio di insorgenza di emergenza igienico-sanitaria nel territorio degli undici comuni.

I comuni a garantire in qualche modo i pagamenti sono stati Castelvetrano e Mazara; quest'ultimo in particolare, ha garantito l'esistenza dell'Ato".

Nel frattempo è stato depositato, lo scorso 14 giugno, presso la sede della stessa società, il progetto di Bilancio, con i relativi allegati, chiuso al 31 dicembre 2012. La Belice Ambiente ha chiuso il Bilancio relativo allo scorso anno con un utile di quasi 14.000 euro. Nella riunione dell'Assemblea dei soci, prevista per il prossimo 8 luglio, toccherà ai soci deliberarne l'approvazione. I Bilanci 2010 e 2011 erano stati approvati con una perdita di oltre 20 milioni di euro per il cui ripianamento i soci hanno deliberato di rinviare tutto all'ultimo Bilancio di liquidazione. "Le perdite dei due precedenti Bilanci –si legge nella nota dell'Ato- non sono da imputare all'attuale gestione ma, soprattutto, alla svalutazione dei crediti relativa alla vicenda "TIA falsa" su cui ancora indaga la Procura della Repubblica".

 

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