Assenze e speranze, Perché il Sud è il luogo giusto per l’innovazione sociale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
03 Dicembre 2019 18:55
Assenze e speranze, Perché il Sud è il luogo giusto per l’innovazione sociale

Negli ultimi 20 anni 2 milioni di giovani meridionali sono migrati verso il nord Italia, e non sono più tornati (dati SVIMEZ). E sarà sempre peggio se non facciamo qualcosa, ora, a livello di Sistema Paese. Anche per questo motivo a luglio io e altri giovani impegnati nel sociale, incontratici per caso a un evento sull’impresa sociale al femminile, tra Napoli e Salerno, abbiamo voluto impegnare tempo e vita per creare una comunità nazionale di giovani innovatori che hanno a cuore il destino del Sud, parte fondamentale della rinascita italiana.

Una comunità che condivide i valori della sostenibilità - economica, sociale e ambientale - della solidarietà verso i più deboli e fragili (a partire da noi stessi) e della condivisione di strumenti cognitivi e materiali, con l’obiettivo comune di creare nuove opportunità di lavoro ad alto impatto sociale. Cosa significa impatto sociale? Significa creare nuove idee e progetti, indirizzati a risolvere delle esigenze reali pratiche, che possano generare valore per il territorio e la comunità che quel territorio lo vive ogni giorno.

Perché il valore di un luogo non è dato dal luogo in sé - che in quest’ottica rischia di rimanere sterile - ma dal valore che esso può produrre per le persone che lo abitano. Social Innovators Community - questo il nome della nostra comunità - ha cominciato quindi a riunirsi, prima digitalmente (sui social media, strumenti ormai fondamentali per una larga diffusione e assai potenti se utilizzati con lucidità e ambizione), e poi fisicamente: un primo raduno a Napoli a fine luglio, un altro a Roma a metà ottobre, uno in programma a Bari il 25 gennaio.

Avendo avuto il piacere di conoscere Francesco Sciacchitano, instancabile animatore della scena culturale/sociale mazarese a una convention del gruppo cooperativo CGM a Matera, ora vogliamo organizzare un raduno a maggio proprio a Mazara. Un luogo ancora inesplorato per noi. Per questo siamo stati invitati a parlare della nostra avventura al V Festival della Fotografia del Mediterraneo, dove abbiamo ascoltato e sentito sulla pelle la necessità di fare squadra per partorire nuovi progetti in ambito di impresa sociale - con l’obiettivo primario di fermare in qualche modo l’emorragia perenne di giovani del territorio.

Perché il Sud, lo abbiamo capito in questi mesi, è il posto ideale dove innervare una nuova idea di progettualità sociale. Le mancanze e le assenze sono tante, ma proprio per questo anche le speranze sono grandi. Noi e voi, che di speranze concrete viviamo e ci nutriamo, abbiamo il dovere morale di donarle a chi speranza più non ha. Attraverso un’attività di consulenza per enti profit e no-profit per tutto lo stivale stiamo cominciando a reperire i primi fondi per sovvenzionare le persone che stanno dando l’anima per questa idea forte, per rendere economicamente sostenibili i nostri raduni sempre più frequenti e per finanziare i nostri primi progetti concreti.

Questo è dunque anche un appello a tutti voi che leggete queste righe, e soprattutto ai più giovani. Non siamo altro che quello che siete voi, o vorreste essere. Perciò contattateci, scriveteci, seguiteci: ci trovate dappertutto - Social Innovators Community. Abbiamo bisogno di voi per alimentare questa folle avventura, perché siamo come voi. Siamo voi. In questo modo potremo rendere il raduno di maggio a Mazara una tappa fondamentale di questo viaggio per la rinascita socio-economica del Sud.

Vogliamo centinaia di ragazze e ragazzi a confrontarsi, ascoltare, coprogettare, emozionarsi e com-muoversi. Perché da soli non siamo niente, ma insieme possiamo cambiare il mondo. Città dopo città, provincia dopo provincia, periferia dopo periferia. Partendo, sempre, dalle persone. Perché, come diceva Albert Camus, "L'amore per il futuro consiste nel donare tutto al presente" A presto. Biografia di Alessandro Isidoro Re Classe 1990, tessitore di reti sociali, umanista 4.0, spirito indocile.

Sono giornalista di scienza e tecnologia (Linkiesta, Triw,, Radio24, ZeligTV) e consulente presso Hublab per progetti ed eventi a tema innovazione digitale che coinvolgono aziende e istituzioni (es: Milano Digital Week); nonché autore in itinere di libri di filosofiamo, urbanesimo e nuova formazione. A luglio ho co-fondato, insieme ad altri giovani del Sud Italia e non solo, Social Innovators Community: una comunità d'innovatori sociali under 30 che vogliono cambiare il modo d'intendere e fare innovazione sociale, in maniera democratica e orizzontale - dialogando con imprese profit e non (insieme ai comuni) per co-progettare strumenti d'inclusione sociale e sviluppo del territorio, indirizzando poi quei fondi per sovvenzionare i nostri raduni e i nostri progetti verticali.

Amo l'umanità in toto, la musica, il cinema e la letteratura; e il mio motto è sempre lo stesso: L'amore per il futuro consiste nel donare tutto al presente (Albert Camus). Alessandro Isidoro Re

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza