Ultime della sera: “Una madre al figlio non ancora nato”
Quando non ci sarà più
Il mio ventre a proteggerti,
amore piccolo mio,
sarai da solo
ad affrontare i rischi,
i pericoli, le preoccupazioni.
Il tuo sentiero
non sarà ricco di sole rose,
non sarai sempre felice.
Spesso la vita,
ti metterà di fronte
ad un bivio crudele.
Spesso dovrai scegliere
Il perché delle cose,
come gli uomini di
tutte le epoche hanno fatto.
Talvolta ti domanderai
Il perché del comportamento
degli uomini.
Ti accorgerai che è bene
non fidarsi di nessuno
e capirai che essere
buoni è una debolezza
che non puoi permetterti
perché gli altri ti condanneranno.
Percorrerai monti e valli
E non capirai mai cosa cerchi.
Nonostante io desideri
starti accanto e tenerti
per mano,
tu mi abbandonerai.
Non appena saprai
rialzarti da solo,
crederai che il mondo ti apparterrà
e tu penserai che puoi
farcela
da solo.
No, figlio mio,
nonostante il mondo
sembrerà avercela con te,
tu non abbandonare mai
la speranza,
non disprezzare ciò che ti appartiene.
Un giorno capirai
che sei stato concepito
per amore e con amore.
Ti accorgerai che il più
sublime dei regali umani,
è donare amore
al prossimo.
Accetterai con fede
che Dio ci ama e
ci protegge nonostante
le nostre debolezze e
i nostri dispiaceri.
Ma ricordati figlio mio,
che più di tutti al mondo,
ancor più della tua futura sposa,
sarò sempre io: “ tua madre”,
che ti vorrà bene più di tutti.
Perché io ti ho concepito
E tu sei carne
della mia carne,
mai nessuna legge
potrà negare tutto questo.
Dedicato a tutte le mamme che sanno essere così e a tutte quelle che avrebbero voluto esserlo e non sono riuscite per varie vicissitudini.
di Rita Vita MARCECA
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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