Ultime della sera: “L’impeto e la quiete”
di Domenico RIPA A volte (non sempre purtroppo) esiti positivi inaspettati si delineano da situazioni impetuose anche confuse, in cui però ha un forte ruolo la volontà, specialmente quella connotata dall’immaginazione, ovvero la volontà immaginativa. “Imagine” pubblicato nel 1971 è uno dei brani musicali più celebri e rappresentativi di John Lennon e, allo stesso tempo, uno dei brani più belli della storia della musica rock. La canzone viene solitamente letta in chiave pacifista, malgrado i contenuti siano venuti fuori dall’impeto della contestazione del ’68, e il suo autore abbia ammesso che gli argomenti si avvicinano a quelli di una società laica in cui “non” trionfano i valori del materialismo e dell'utilitarismo.
Lennon ha dichiarato che il brano è "anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, ed è accettato solo perché è coperto di zucchero". Yōko Ono ha invece sostenuto che il messaggio di “Imagine” si può sintetizzare in "siamo tutti un solo mondo, un solo paese, un solo popolo". In molti paesi del mondo “Imagine” gode dello stesso rispetto che viene riservato agli inni nazionali. Ne scorgiamo il motivo anche solo dalla lettura di alcune brevi frasi: Solo il cielo sopra di noi … Una fratellanza di uomini Immagina tutte le persone che condividono tutto il mondo.
Facciamo ora un salto indietro di quasi duecento anni per indagare un altro favoloso brano che è anche un inno universale: “L'Inno alla gioia”. Composto nell'estate del 1785 dal poeta tedesco Friedrich Schiller, “L'Inno alla gioia” è conosciuto in tutto il mondo per essere stato usato da Ludwig van Beethoven come testo della parte corale del quarto e ultimo movimento della sua famosissima Nona Sinfonia. La melodia composta da Beethoven, ma senza le frasi di Schiller, è stata adottata come Inno d'Europa dall'Unione Europea.
Schiller è stato un grandissimo poeta e drammaturgo facente parte del movimento preromantico Sturm und Drang [Tempesta e Impeto]. È un autore pre-moderno. Forse è questo, cioè il fatto di essere un poeta non moderno, non al passo coi tempi, il motivo per cui le sue parole sono state escluse dall’inno europeo. Però esaminandole, nei versi del ritornello, rimaniamo stupiti: Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero! Fratelli, sopra il cielo stellato deve abitare un padre affettuoso Mondo intero, il cielo sopra, fratellanza di uomini.
In entrambe le poesie intercorrono gli stessi vocaboli. Il valore espresso è identico, quello della fraternità. Entrambe, seppur frutto di momenti tempestosi e di impeto, esortano e approdano a stati d’animo di pace e amicizia. L’unica, sebbene sostanziale differenza è quella di “un padre affettuoso” che è presente in Schiller ed assente in Lennon. Un Padre affettuoso che è fonte e garante dei valori che dobbiamo praticare. Nel brano di Lennon i valori come la fratellanza scaturiscono, non dall’Alto, ma dalla volontà immaginativa dell’uomo.
Il cantante invita a immaginare un mondo dove ciò che regna è la comunione tra i popoli, dove non c’è «niente per cui uccidere o morire», in cui la fratellanza tra gli esseri umani ha il sopravvento. Esorta tutti a sotterrare l’ascia da guerra e a diventare un tutt’uno. La canzone è quindi un invito a realizzare con la volontà qualcosa che riusciamo a immaginare. In conclusione, la volontà immaginativa svolge oggi, a differenza del passato, un ruolo chiave nella formazione di idee e principi universali.
Ha avuto (in epoca moderna) ed ha tutt’ora un peso enorme nel determinare l’orizzonte della società in cui viviamo ed è uno dei meccanismi principali per assicurare il progresso civile. La stessa volontà immaginativa non esclude l’esistenza di un “Padre affettuoso che deve abitare sopra il cielo”. Le due cose non si escludono a vicenda, in virtù di un altro principio universale che siamo riusciti a immaginare e quindi poi a realizzare. Quest’altro principio universale è il Pluralismo che accoglie le diverse aspirazioni dell’uomo.
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com