Ultime della sera, “Genio al lavoro: non disturbare!”
di Rita Vita MARCECA Nati per vincere in una città straniera, nati per vincere per un motivo cupo e senza ragione. Nati per vincere, per spingere la porta chiusa dalla disperazione. Nati senza motivo in una notte scura senza l'ombra di un sorriso. Stavo là, senza il senso di un profilo. Insipido il sorriso di una goccia di rugiada col sapore di cioccolata. Luci di lampioni poco accecanti, sapore di morte pressappoco invitante. Sporco sentimento, ha il valore di un tormento.
Poca colpa per chi invece ne ha tanta. Nessuna responsabilità per me che credevo di essere stuzzicante. Nessun potere, nessuna possibilità di fermare gli anni che passano veloci come i battiti dell'anima. Nessun dovere, nessun diritto. Nessuna proibizione per me che sento di avere ancora gli anni che non ho più. Morte abbuttante, respiro asfissiante, aria incompatibile, spazio insensibile, unica testimonianza della tua esistenza: un foglio di carta, un tavolino invitante, una penna colorata ed un bar anonimo perso nella periferia, nel centro, nel punto esatto dove la mia anima e il mio corpo, la mia fantasia e questa assurda utopia si mescolano per dare il posto all'esistenza reale del tuo unico diritto: Vivere...
senza un motivo, o con un motivo preciso; vivere. Vivere nella lotta, pur tra la peste, tra la guerra e il tormento. Vivere! Credere fino in fondo fino alla nausea, non capendo ancora come, ne perché, ma questa mia vita avrà un senso, un significato che la forza della mia volontà gli darà!!!!!! Rita, 3 marzo 1988 La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna. Per contatti, suggerimenti, articoli e altro scrivete a: amicidipenna2020@gmail.com