Ultime della sera: "Credevo d'esser sola"

Redazione Prima Pagina Mazara

“Il vento venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori di altre terre” Italo Calvino, Marcovaldo.

Credi a volte di camminare sulle pietre della terra in assoluta solitudine pensando che la compagnia dei tuoi pensieri possa bastare. Basta a te stesso per sentirti parte di questo meraviglioso mondo. Un passo dopo l’altro scivoli nel profondo e riscopri la bellezza del creato nella semplicità non di una roccia ma di cento, mille pietre che sono il segno di un passaggio avvenuto poco prima, non importa quanto poco, non importa quanto prima. Credevo di esser sola. Credevo di poter consumare la mia solitudine nell’unicità della mia presenza e invece rinvengo volti mai dimenticati, conficcati nell’anima. Volti amici che ci sono sempre ma che non ci sono più e non ci sono solo apparentemente.

Li chiamo per nome e rispondono, mai in coro però. Rispondono a me in un dialogo che a dispetto del luogo non è muto. Non è soliloquio. È “leggerezza” dell’assenza, quella condizione suprema che Calvino definisce “non superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Ogni pietra, e non è una contraddizione in termini, diventa per questa via “leggera”, capace di associare sentimento e fotogrammi di una vita affollata di persone amate e perciò scolpite nella terra dei miei passi.

Con queste pietre riscopro il tentativo, mille volte fallito ahimè, di non dare peso all’inessenziale, al vacuo, al vuoto, cercando di planare anche sul dolore dell’assenza che a volte pervade e invade come l’olio sulla terra dei miei mille passi già fatti e su quelli che sto ancora progettando. Starnutisco anche io come ”i raffreddati del fieno”. Da un angolo tra le rocce una voce che riconosco ancora, mi augura “Salute!”. “Grazie”. Rispondo e non mi sorprendo. Da un’altra parte qualcuno sorride.

No, non sono sola.

di Marcella BURDERI

La rubrica Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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