Ultime della sera: “Canto di Natale”

Redazione Prima Pagina Mazara

Per i melomani e non, la prima della Scala è un evento fondamentale nell'itinerario annuale della cultura e della musica. Questa volta è toccato al Macbeth Shakesperiano nell'intensa interpretazione di Giuseppe Verdi, con una regia ricca di sperimentazioni tecnologiche e una direzione d'orchestra impeccabile. Il tema lo conosciamo: Macbeth e Lady Macbeth, incentivati dalle profezie ambigue di tre streghe, intraprendono la strada cruenta e sanguinaria verso il trono di Scozia, tra intrighi, omicidi e visioni oniriche.

Un messaggio moderno, come ogni opera del bardo inglese reca. Il peso delle nostre ambizioni andrebbe commisurato alla possanza delle nostre spalle metaforiche, per non crollare nel "gorgo muti" (come direbbe Pavese) - nel turbine di odio e meschinità, che fungono da gradini per molte scalate al successo.

Il fine non giustifica i mezzi, mai. E appropinquandosi il Natale, non sarà inutile tenere a mente queste considerazioni, nella festa che dovrebbe celebrare la bontà d'animo e l'amore verso il prossimo. Perché, se nel nostro cammino lediamo gli altri, forse quello è il cammino sbagliato. Saggio sarà colui che, dunque, saprà cambiare rotta e modificare il percorso, seguendo gli astri luminosi della propria coscienza. Essi brillano, sempre - scegliamo di onorare loro piuttosto che le transeunti luminarie festive delle grandi metropoli che spesso sono il palcoscenico perfetto di nuovi Macbeth.

Auguri

di Alessandro Isidoro RE

La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.

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