Ultime della sera: “Alice, una storia nella storia”
di Catia CATANIA
La morte del principe Filippo, il longevo consorte della regina Elisabetta scomparso alla vigilia dei cento anni, ha riportato alla luce una storia sconosciuta ai più, a cui aveva dato spazio la serie televisiva “The crown”: la vita tormentata ma affascinante della madre Alice, principessa di Grecia e Danimarca. Una donna che, pur appartenendo alla famiglia reale inglese - addirittura nata nel castello di Windsor alla presenza della regina Vittoria - visse una vita agli antipodi rispetto agli sfarzi e al lusso dell'aristocrazia a cui apparteneva. La sua esistenza fu parecchio travagliata e lei viene ricordata come una donna semplice, generosa e sfortunata.
Per questo motivo è davvero un peccato che Filippo, le cui doti di consigliere, principe reale fedele alla Corona, un passo sempre indietro alla Regina ma fondamentale per aver gestito la grande e turbolenta famiglia mentre la moglie era occupata a regnare alleggerendola dagli obblighi familiari, nonno affettuoso ma padre severo, sia passato alla storia più per le sue gaffes o per essere stato il cognato di gerarchi nazisti che per la bella ed esemplare storia della madre. Storia che dobbiamo dire, egli non ha mai molto esibito, non sappiamo se per riservatezza o per altro, quando invece probabilmente lo avrebbe reso più vicino e più in empatia col popolo rispetto a vicende più torbide della sua storia familiare. Certo è che Filippo porterà molto rancore alla madre, forse credendo ingiustamente che l'avesse abbandonato da bambino e solo in tarda età si riconcilierà con lei ospitandola a Buckingham palace nei suoi ultimi anni di vita.
Addirittura, secondo la ricostruzione degli sceneggiatori, quando Alice viene condotta a palazzo reale inizialmente verrà emarginata da tutti a causa della sua eccentricità, che per Filippo è motivo di vergogna, unitamente alla ferita che ancora si porta dietro per un'infanzia trascorsa in solitudine e lontano dalla madre. Sarà la principessa Anna, figlia prediletta di Filippo, ad avvicinarla, incuriosita da questa nonna cosi particolare e a costruire un rapporto con lei, facendo poi da tramite tra la donna e il padre. Anche la regina si mostra disponibile e affettuosa verso la suocera, ma Alice dentro Buckingham Palace si troverà sempre come un pesce fuori dall'acqua.
Ma andiamo con ordine. Alice nasce nel 1885 a Windsor, sua bisnonna era la regina Vittoria. Purtroppo l'abitudine degli aristocratici di contrarre matrimonio tra consanguinei era spesso all'origine di patologie congenite nei neonati. Alice infatti soffriva di una sordità genetica. Tuttavia a 17 anni, quando si innamorò del futuro marito, il principe Andrea di Grecia, sapeva leggere il labiale in 4 lingue ed esprimersi in modo soddisfacente. La sua esistenza fu tragica e colma di avversità, ben lontana dall'immaginario della principessa che vive a corte. Costretta a scappare dalla Grecia, dopo la caduta della monarchia, non vedrà per molti anni i suoi figli, compreso Filippo che ai tempi era ancora un bambino. Lo ritroverà, adolescente, in un'occasione drammatica per entrambi: il funerale della figlia morta a 26 anni in un incidente aereo.
Così, mentre il marito si dedicava ad una vita dissoluta in giro per l'Europa tra gioco d'azzardo e avventure galanti, Alice organizzava accoglienza e rifugio per gli esiliati dalla Grecia, aiutava tanta gente in difficoltà, ma presto la lontananza dal marito e i figli, i lutti, l'esilio, la fecero crollare.
Le venne diagnosticata una schizofrenia che Freud, ritenendola causata da un disturbo della libido, curò con l'irradiazione delle ovaie, senza il suo consenso e senza ottenerne beneficio, anzi peggiorandone il quadro. Dimessa da un manicomio in Svizzera cominciò a vagabondare per l'Europa, senza veder mai i figli tranne che in occasione del funerale della figlia Cecile. Gli aiuti economici che riceveva dal fratello Luis di Mountbatten, che in Inghilterra si occupava del mantenimento e dell'educazione di Filippo, li regalava ai poveri. Salvò moltissimi ebrei dai nazisti nascondendoli in una soffitta. Infine vendette la sua tiara nuziale per donare l'anello di fidanzamento ad Elisabetta, e con il resto del ricavato fondò un ordine religioso e un orfanotrofio ad Atene, dove tornò a vivere, povera tra i poveri, come suora laica.
Quando, ormai molto anziana, Elisabetta volle che andasse a vivere a Buckingham Palace, Alice destava molta curiosità quando si aggirava spaesata per il palazzo vestita da suora e fumando sigarette, guadagnandosi la fama di donna eccentrica e un po' matta. Alla sua morte lasciò tutto ciò che aveva ai bisognosi. A Filippo solo un biglietto, la sua eredità spirituale, in cui gli chiedeva di essere sempre coraggioso, rassicurandolo che lei gli sarebbe sempre stata vicino.
La rubrica “Le ultime della sera” è a cura della Redazione Amici di Penna.
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