Trapani calcio assassinato da soggetti non proprio raccomandabili. Che fine farà il club?

Redazione Prima Pagina Mazara

È finita nel peggiore dei modi. Il Trapani Calcio non è riuscito a far valere le proprie argomentazioni nell'ambito del ricorso volto a riottenere almeno uno dei due punti sottratti per inadempienze della società ed è ufficialmente in Serie C. La retrocessione più dolorosa che possa esistere, ossia quella dettata da fattori esterni al rettangolo di gioco, si è concretizzata in tutta la sua forza. Vanificata la trionfale rimonta dei ragazzi guidati in maniera eccellente da Mister Castori che, proprio all'ultima giornata era riuscito, quantomeno sulla carta, a salvare il titolo sul campo.

Ora è il tempo delle recriminazioni. Se quelle sportive post Covid sono pari a zero, molte di più sono quelle legate al disastroso girone d'andata. Difficile azzardare previsioni ma la convinzione di tanti è che il Trapani Calcio sia ad un bivio: vivere o morire. La proprietà, in silenzio da ieri, ha tutte le responsabilità di questa sciagura e prima o poi dovrà fare i conti con la città di Trapani, già martoriata da altri scandali.