Sinalp plaude agli agricoltori, allevatori e pescatori siciliani uniti per un nuovo movimento di resistenza e proposta
In un momento storico particolarmente critico per l’economia siciliana, agricoltori, allevatori e pescatori hanno deciso di alzare la testa, unirsi e dare vita a un nuovo movimento di resistenza e proposta, capace di rimettere al centro la dignità del lavoro, la difesa dei posti di lavoro e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari e marittime della nostra Isola.
Il SINALP Sicilia saluta con convinzione questa iniziativa e ne sostiene le finalità, condividendone lo spirito unitario, l’urgenza sociale e la visione territoriale.
Da anni, il nostro sindacato denuncia l’abbandono del comparto primario da parte della politica, e oggi più che mai invita i siciliani a mobilitarsi per il diritto al lavoro, all’acqua, alla pesca e alla sopravvivenza delle nostre comunità produttive.
Il 5 agosto 2025 a Caltanissetta si è tenuta la prima Assemblea del Movimento, culminata con la costituzione del Coordinamento Regionale. Un passo fondamentale per trasformare il malcontento diffuso in una forza organizzata e progettuale. Tra i protagonisti dell’evento, il Dr. Giacomo Fascetto, delegato sindacale del SINALP per il comparto agricoltura nel territorio dei Nebrodi, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti del lavoro rurale, è stato eletto all’interno del Coordinamento.
A lui vanno le congratulazioni del Segretario Regionale del SINALP, Dr. Andrea Monteleone, che sottolinea l’importanza di costruire ponti tra le diverse anime del movimento, mettendo al centro ciò che unisce e non ciò che divide: la difesa del lavoro, delle aziende agricole, zootecniche e marittime siciliane, e di una cultura produttiva che è patrimonio collettivo.
Tre le emergenze che rendono indispensabile questo movimento:
1. Il fallimento dell’Unione Europea e la minaccia al futuro della PAC
La PAC – Politica Agricola Comune – doveva sostenere le agricolture del Sud Europa. Oggi, invece, rischia di diventare lo strumento della loro rovina.
Le ipotesi di ulteriori tagli ai fondi destinati alla Sicilia rappresentano una condanna per le nostre imprese agricole, che già oggi faticano a sopravvivere tra costi crescenti, concorrenza sleale e burocrazia paralizzante.
Ridurre i fondi alla Sicilia significa colpire direttamente il lavoro, la qualità, la sicurezza alimentare e l'identità del nostro territorio.
Un paradosso che si consuma mentre l’Europa parla di “transizione ecologica” e “sostenibilità”.
2. Il disinteresse del Governo nazionale verso agricoltura, zootecnia e pesca
Da Roma giunge solo silenzio. Nessuna misura concreta, nessun piano strategico, solo promesse vuote e spot mediatici. Nel frattempo, i costi di produzione aumentano, le normative penalizzano chi lavora e le aziende chiudono nel silenzio più assordante.
Il Governo nazionale ha abbandonato settori fondamentali per la sovranità alimentare e la coesione sociale del Paese, lasciando agricoltori, allevatori e pescatori in balia del mercato straniero senza controlli e tutele per i consumatori e dell’incertezza.
3. Un Governo Regionale assente e disinteressato alle vere priorità
Anche in Sicilia la situazione è drammatica. Il Governo regionale, salvo qualche intervento sporadico e localizzato, ha completamente ignorato l’agricoltura, la zootecnia e la pesca, settori che dovrebbero essere il cuore pulsante dell’economia isolana.
Il SINALP da anni chiede una vera riforma agraria, incentrata su sviluppo, innovazione e dignità del lavoro. Ma tutto resta fermo.
I Consorzi di Bonifica, invece di essere strumenti per l’irrigazione e il supporto tecnico, sono ancora stipendifici ingestibili, incapaci di rispondere ai bisogni delle aziende.
La pesca, infine, è ormai cancellata dall’agenda politica. Le marinerie siciliane, tra le più antiche e importanti d’Europa, vengono affossate da normative penalizzanti e da una totale assenza di sostegno, spingendo intere comunità verso la disperazione.
Per il SINALP difendere il lavoro, difendere il mondo agricolo, significa difendere la Sicilia.
Senza agricoltura, zootecnia e pesca non c’è Sicilia. Non esiste rilancio economico, né coesione sociale, né tutela del territorio se si abbandonano le sue fondamenta produttive.
Come Organizzazione Sindacale Autonoma, il SINALP sarà accanto a chi lotta per difendere i posti di lavoro e la continuità occupazionale, per salvare le aziende familiari, le imprese rurali e le marinerie storiche, per garantire risorse, formazione, infrastrutture e credito accessibile, e per valorizzare le eccellenze produttive del territorio, oggi sacrificate sull’altare della burocrazia, dell’inefficienza e delle assurde politiche green dell'Unione Europea.
Questa è la sfida di oggi. Ed è la nostra sfida.