Sanità, Safina (PD) e Ciminnisi (M5S): "la sospensione di Croce è insufficiente e non assolve il Governo regionale"
A seguito del procedimento di decadenza del dott. Ferdinando Croce dalla carica di Direttore Generale dell’Asp di Trapani avviato dalla Regione dopo lo scandalo dei ritardi dei referti istologici e la sospensione dello stesso Croce per due mesi, riportiamo le parole dei deputati trapanesi all'ARS Dario Safina (PD) e Cristina Ciminnisi (M5S). Il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, attacca così duramente il presidente della Regione, Renato Schifani, e la gestione sanitaria in Sicilia: "La sospensione del direttore generale dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, decisa dalla Giunta regionale a seguito dei gravi ritardi nella consegna dei referti istologici, è un atto dovuto ma del tutto insufficiente.
La sanità trapanese non può continuare a essere trattata come l’ultimo dei sottogoverni, vittima di una becera lottizzazione politica che nulla ha a che fare con l’interesse dei cittadini. Schifani non può pensare di risolvere i problemi della sanità trapanese con la semplice sospensione di Croce. Servono soluzioni concrete: più posti letto, più medici, più personale sanitario, strutture più efficienti e un vero piano per ridurre le liste d’attesa.
Troppi cittadini sono costretti a rinunciare alle cure a causa di un sistema che non garantisce servizi adeguati". Safina ricorda che l’Assessorato alla Salute aveva affidato a Croce la riorganizzazione della rete sanitaria, mantenendo invariato un numero di posti letto già nettamente insufficiente rispetto alle esigenze del territorio: “È evidente che, in queste condizioni, abbattere le liste d’attesa è impossibile. Schifani e il suo governo non si illudano: il problema non si risolve facendo saltare un manager.
La verità è che questa amministrazione regionale ha gestito la sanità con logiche di spartizione politica anziché con una visione strategica per garantire cure adeguate ai siciliani. La sanità -conclude Safina- è un diritto, non merce di scambio. Basta con i giochi politici sulla pelle dei cittadini”.
La deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che tra le prime aveva chiesto che il manager facesse un passo indietro, commenta la notizia della sospensione per 60 giorni del Direttore Generale dell’ASP di Trapani, al centro di gravissime criticità nella gestione degli esami istologici, con ritardi inaccettabili che hanno messo a rischio la vita di più di 200 pazienti. "La sospensione di Ferdinando Croce -dichiara la Ciminnisi- è un provvedimento doveroso, ma arriva dopo settimane di scandali e ritardi.
Dov’era l’Assessorato Regionale alla Salute quando i primi allarmi sono stati lanciati? Perché il Governo Schifani non ha agito prima, evitando che i cittadini diventassero vittime di un sistema allo sbando? Quelli di Trapani - continua Ciminnisi - non sono casi isolati, ma il sintomo di un sistema malato e di una gestione politica miope e dannosa della Sanità siciliana. Il governo Schifani continua a nominare manager e direttori generali per accordi di palazzo, e i siciliani pagano il prezzo di questa mala gestione.
Una vergogna che poteva e doveva essere evitata. Basta con la politica che uccide la Sanità e mette a rischio la salute dei Siciliani. La sospensione di Croce non assolve il Governo regionale - conclude Ciminnisi -. Schifani e Faraoni vengano a spiegare al Parlamento come intendono salvare la Sanità pubblica, prima che altri cittadini vedano negato il loro diritto alle cure"..