Recupero di San Nicolò Regale e dei mosaici romani: se non ora quando?

Redazione Prima Pagina Mazara

Mercoledì 21 marzo nel corso di una conferenza stampa il sindaco Salvatore Quinci e l’assessore alla Cultura Germana Abbagnato hanno annunciato la realizzazione di una nuova segnaletica turistica che sostituirà l’attuale segnaletica di 15 siti di interesse storico-archeologico nel centro storico di Mazara del Vallo. La nuova segnaletica, accompagnata da una mappa cartacea ed interattiva – ha spiegato l’assessore Abbagnato – vuole migliorare la conoscenza e l’accoglienza attraverso un itinerario per scoprire la città a piedi”.

L’itinerario parte proprio dalla statua fontana del Consagra (che sarà restaurata con fondi privati) e prosegue nella stessa piazza Mokarta presso l’Arco Normanno per poi raggiungere: la Basilica Cattedrale, il Museo Diocesano, le chiese di Santa Caterina, Santa Veneranda, San Michele dei Normanni, San Francesco, San Nicolò Regale. E ancora: il porto canale, il teatro Garibaldi, la chiesa del Convento del Carmine, il Collegio dei Gesuiti, Sant’Ignazio e Sant’Egidio che ospita il Museo del Satiro Danzante.

Fra i siti presenti nell’itinerario proposto a coloro che visteranno la Città risulta anche la chiesa di San Nicolò Regale che però da alcuni anni –lo abbiamo fatto notare nel corso della stessa conferenza stampa- è pericolante la terrazza davanti il suo ingresso e i lavori per la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici romani (in evidente stato di degrado e abbandono da anni) sottostanti seppur appaltati di fatto non sono mai iniziati. Della necessità di rendere fruibile la Chiesa di San Nicolò Regale e i mosaici romani sottostanti la nostra redazione in questi anni si è occupata numerose volte (vedi foto collage di copertina con la chiesa di San Nicolò Regale e la parte sottostante cioè quella dei mosaici romani).

La Chiesa di San Nicolò Regale, che si erge nell’antico quartiere di San Giovanni, davanti al porto canale, fu costruita intorno al 1150 d.C. Percorrendo il “lungomazaro”, la via Molo Comandante Caito, oggi però è facile notare sia il degrado della struttura millenaria (alcune sue parti in tufo si stanno sgretolando) che quello dei sottostanti mosaici romani ricoperti ormai di calcinacci caduti dal tetto e che occultano la raffigurazione di un cervo saettante (simbolo di Diana, dea pagana della caccia).

I mosaici insieme ai muretti che separano gli ambienti rappresentano l’ultima testimonianza dell’esistenza di una “domus romana” risalente al IV sec. d.C. Da anni purtroppo questi preziosi mosaici non sono più visitabili, chiusi in un autentico “scantinato” creato sotto la terrazza di San Nicolò Regale. La visione dall’esterno dei mosaici è occultata anche dalla polvere accumulata sulla vetrata che circonda il perimetro della parte sottostante alla terrazza ormai pericolante.

La terrazza di accesso alla chiesa e la zona di accesso ai mosaici sono chiusi da oltre quattro anni per motivi di sicurezza. (In foto collage di copertina la Chiesa di San Nicolò Regale ed i sottostanti mosaici ricoperti da calcinacci) Le incrostazioni per le cattive condizioni ambientali dell’area, circondata da una vetrata, dove custoditi i mosaici, hanno provocato da alcuni anni a questa parte scrostature del solaio, l’ossidazione dei pilastrini di ferro e la caduta di calcinacci sul prezioso pavimento.

Tale rischio fu sollevato già nel 2010 dal presidente di “Salvalarte-Sicilia”, Gianfranco Zanna, nel corso di una tappa a Mazara.

In quell’occasione Zanna effettuò un sopralluogo in presenza dell’allora sindaco Nicola Cristaldi, della dott.ssa Rossella Giglio e dell’arch. Gaspare Bianco, entrambi della soprintendenza Beni Culturali di Trapani, e del responsabile di Legambiente Mazara, Franco Sferlazzo. Così il Sindaco decise di affidare all’Ufficio tecnico comunale la redazione di un progetto che prevedesse la rimozione del tetto veranda e l’usufruizione dei mosaici ai visitatori. Un progetto che doveva essere inserito nel Piano comunale dei Lavori Pubblici Nel 2013 l’area di accesso alla terrazza della stessa Chiesa fu chiusa da più di due anni con una transenne perché considerata pericolosa dai tecnici comunali, in pratica vi era il serio rischio che la terrazza crollasse.

Il 18 dicembre 2015 fu approvato in Consiglio comunale il relativo Piano annuale delle opere pubbliche redatto dalla Giunta Cristaldi, fra le opere inserite nell’elenco risultava, finalmente, anche la messa in sicurezza e valorizzazione dei mosaici sottostanti la chiesa di San Nicolò Regale per un importo di circa 137.000 euro con proventi comunali. L’opera –come annunciato in quell’occasione- doveva essere avviata entro pochi mesi. Così nel marzo del 2016, attraverso una nota, l’Amministrazione Cristaldi annunciò l’avvio della gara d’appalto, dopo l’annullamento di una precedente, per i lavori di messa in sicurezza dei mosaici romani di San Nicolò Regale.

Soltanto dopo più di anno, il 4 settembre 2017, arriva la notizia della conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria. Ad aggiudicarsi, provvisoriamente, i lavori era stata la ditta DI.BI.GA Costruzioni S.A.S. – Impresa ausiliaria Di Giorgi srl, con sede ad Alcamo, che aveva offerto un ribasso del 21,70%sull’importo a base d’asta. Quando sembrava tutto pronto per l’avvio dei lavori qualcosa si inceppò e nessuno vide mai un operaio dalle parti del sito storico.

Il 13 dicembre del 2018 l’Amministrazione Cristaldi annunciò la consegna formale dei lavori alla DI.BI.GA. I lavori –come si leggeva in una nota del Comune –sarebbero iniziati subito dopo l’Epifania, nella prima decade del gennaio 2019, per terminare entro 120 giorni. In particolare era prevista la rimozione di parte di tetto pericolante sui mosaici, collocando sui pilastri già presenti una rampa per l’accesso alla chiesa di San Nicolò Regale, dalla quale sarà possibile vedere i mosaici sottostanti. Sembrava pertanto avviata la conclusione di un lungo e difficile iter.

Purtroppo, dopo la messa in sicurezza dell’area da parte della ditta affidataria, arrivò un altro stop. Sarebbero stati infatti rilevati dei problemi strutturali ed in particolare ad una delle pareti della stessa chiesa. Cosicchè la precedente Amministrazione decise di interrompere i lavori al fine di nominare un tecnico per fornire, in sinergia con la Soprintendenza, un parere per poi successivamente portare una variante al progetto. Oggi, purtroppo, a distanza di più di due anni (nel frattempo nel giugno 2019 si è insediata la nuova Amministrazione Quinci) non sono ancora ripresi i tanto attesi lavori.

Sarebbero state effettuate delle verifiche strutturali per la rimodulazione del progetto e quindi dei lavori, probabilmente sarà rivisto anche l’importo dei lavori. Lo scorso gennaio contattammo l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Reina, il quale ci disse che la direzione dei lavori era stata assunta da un altro tecnico comunale, l’arch. Tatiana Perzia, e che si prevede inoltre, rispetto all’attuale progetto, la copertura dell’area antistante la chiesa in modo da riparare da agenti atmosferici i mosaici; anche il sindaco Quinci rispondendo alla nostra domanda ha confermato la necessità di modificare il progetto originario anche per riparare da eventuali atti di vandalismo il pavimento di mosaici.

Purtroppo -e lo abbiamo sottolineato- spesso l’indirizzo politico-amministrativo si scontra con la lentezza dei tecnici e della burocrazia (vedi anche la difficoltà più volte da noi sollevata circa i tempi di risposta della Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani). Si spera pertanto che questo tortuoso e lunghissimo iter possa concludersi in tempi non ciclopici bensì molto rapidi per consentire, terminata l’emergenza covid-19, a cittadini e visitatori di ammirare finalmente i preziosi mosaici romani.

Servirebbe però, e urgentemente, anche un progetto per il restauro della Chiesa di San Nicolò Regale chiusa ormai da anni; l'Amministrazione Quinci potrebbe coinvolgere, considerati gli ottimi rapporti, anche la Diocesi di Mazara del Vallo che negli ultimi tempi appare molto sensibile e determinata nel restauro delle facciate di alcuni importanti edifici (vedi il Palazzo Vescovile, il Seminario e la Chiesa di San Giuseppe) di grande valore storico ed anche monumentale.

Francesco Mezzapelle