Questione rifiuti, il sindaco Cristaldi ribadisce la propria posizione. Stamani corteo cittadino degli operai della Belice Ambiente
Ormai è un braccio di ferro quello che si sta consumando fra l’Ammi nistrazione Cristaldi ed il Commissario della Belice Ambiente Sonia Alfano. In mezzo ci stanno gli operatori mazaresi della Belice Ambiente che da più di 4 mesi non percepiscono gli stipendi.
Lo stato di agitazione è iniziato nei giorni scorsi con il blocco della raccolta rifiuti. La situazione sembrava potesse risolversi con l’accordo, verbalizzato, fra la stessa Alfano ed il dirigente del III Settore del Comune di Mazara, l’ing. Stefano Bonaiuto. Secondo l’accordo, dopo vari conteggi, il Comune avrebbe erogato (a quanto pare venerdì scorso) 900 mila.
Le cose però sono andatre diversamente in quanto il Comune avrebbe erogato solo 500 mila euro. I dipendenti della Belice Ambiente hanno di nuovo incrociato le braccia ed il sindaco Nicola Cristaldi dopo poche ore ha subito firmato il provvedimento per l’affidamento della raccolta esterna ad una ditta privata (non è la prima volta).
Lo scontro si è acuito al punto che gli operai hanno organizzato nuove manifestazioni di protesta. Un gruppo di loro ha cercato di incontrare personalmente il primo cittadino mazarese recandosi perfino davanti le sue abitazioni. A tenere sotto controllo la situazione le forze dell’ordine (in foto n.1 un assemblamento degli operai ieri sera in via Castelvetrano). Oggi gli operai marceranno in un corteo di protesta a partire da piazza Matteotti, dalle ore 11, per le vie della Città.
Dal Comune nel frattempo è arrivata una nuova nota attraverso la quale il primo cittadino ha ribadito (come ha fatto nelle scorse ore nel suo profilo facebook) la propria posizione in merito alla questione. Ecco il contenuto della nota:
“La raccolta rifiuti riprenderà oggi dopo la sospensione di ieri a causa degli operatori dell'Ato Belice che hanno di fatto impedito alle ditte private di lavorare. Oggi, il servizio riprenderà e presumibilmente saranno adottate decisioni che assicureranno la buona riuscita della raccolta dei rifiuti con sicurezza per gli operatori. Qualunque ragione si possa avere – prosegue Cristaldi - non si può bloccare un servizio che se non effettuato rischia di portare a pericoli igienico-sanitari. Non si può accettare che malafede e miseria siano miscelate insieme da menti perverse per creare disordini e impedire l'applicazione delle regole. Come si fa a non capire che a pagare gli stipendi degli operai dell'Ato belice non deve essere il Comune stante che lo stesso sta facendo di tutto per aiutare i lavoratori?”.
Riguardo al pagamento dei 900 mila euro impegnati dal Comune, il Sindaco sottolinea “Abbiamo determinato l'accredito di 900 mila euro all'Ato Belice di cui 500 mila già accreditati e 400 mila con valuta 4 dicembre. Queste somme sono più che sufficienti a pagare ben quattro mensilità e gran parte degli oneri dovuti, ma la disperazione acceca e quindi si sta assistendo a spettacoli non certo brillanti, con azioni esagitate, con proteste oltre le righe e con atti di intimidazione che finiranno in Tribunale. Le somme date dal Comune siano destinate ai lavoratori!”.
E sul futuro della gestione del sistema rifiuti nel territorio, il Sindaco Cristaldi (in foto n.2 a dx , a sx Sonia Alfano) ribadisce che “la prima cosa da fare è chiudere l'Ato Belice che produce sempre più debiti e, di fatto, non è più in grado di raccogliere i rifiuti, non riesce più a pagare gli stipendi e non ha nemmeno i mezzi per togliere la spazzatura dalle strade… Bisogna adottare nel giro di poche ore gli atti necessari per il passaggio del servizio alle SRR.
Questo percorso obbligatorio – sottolinea il Sindaco - viene ostacolato da chi vuole mantenere uno stato di cose nebuloso e oscuro al tempo stesso. Chi non vuole il passaggio alle SRR? Che cosa succede se non si va verso le SRR chiudendo l'Ato? Interrogativi semplici – scrive Cristaldi - con risposte semplici che non vengono fornite perché altrimenti si scoprono gli altarini: molti operatori non hanno titolo per essere assunti dalla SRR e quindi vogliono restare nell'Ato Belice vantando diritti che in effetti non ci sono.
Se si va alle SRR tutto l'apparato dirigenziale va ridimensionato e coloro che passeranno alle SRR dovranno fare i lavori previsti dalla pianta organica della SRR senza poter più ricoprire incarichi di alto livello affidati loro non si sa bene in base a quali titoli e a quali meriti e senza alcun concorso. Se si chiude l'Ato – prosegue - finisce questa triste storia dei pignoramenti e il personale può esser pagato regolarmente. Certo qualche sindacalista avrà meno da fare, ma questa sarà cosa buona e giusta”.
Il Sindaco si sofferma pure sull’aspetto relativo al passaggio del personale alla Srr. “Non è vero – dice - che il passaggio alle SRR deve avvenire solo dopo l'approvazione della pianta organica da parte della Regione. Si può fare transitare tutto il personale in servizio presso l'Ato Belice alla SRR in via provvisoria in attesa della verifica dei requisiti in possesso. Con l'entrata in funzione della SRR, i Comuni possono indire le gare d'appalto per l'assegnazione del servizio a ditta privata che sarà obbligata a utilizzare il personale del disciolto ATO….ma questo non si deve fare e non piace – conclude - a chi si trova a svolgere la funzione di commissario di una macchinetta mangiasoldi qual è l'Ato Belice”.
Francesco Mezzapelle
17-11-2015 11,00
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