Processo Denise Pipitone in Cassazione. Piera Maggio: “siano individuati i veri colpevoli”

Redazione Prima Pagina Mazara

Il processo per la scomparsa di Denise Pipitone approda in Cassazione. L’udienza, è fissata per il prossimo 19 aprile a Roma. Il procedimento a carico di Jessica Pulizzi, sorellastra della bimba di 4 anni scomparsa a Mazara del Vallo nel settembre del 2004, mentre giocava sul marciapiede davanti l’abitazione della nonna, si è concluso con l’assoluzione in primo e secondo grado per insufficienza di prove. Il verdetto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo aveva confermato la decisione in primo grado del Tribunale di Marsala.

Il coinvolgimento di Jessica Pulizzi a seguito delle indagini era avvenuto nel maggio nel maggio 2005 quando gli inquirenti hanno puntato sulla presunta vendetta familiare alla base della scomparsa di Denise.

Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, in questi anni si è sempre battuta strenuamente, insieme a Piero Pulizzi (insieme nella foto di copertina), padre naturale di Denise, per arrivare alla verità di un giallo fino ad oggi rimasto senza un colpevole e che ha deciso, di concerto al suo legale Giacomo Frazzitta, di ricorrere in Cassazione: “Io vorrei dopo 12 lunghissimi anni –ci ha dichiarato Piera Maggio contattata questa mattina- che siano individuati i veri colpevoli della scomparsa di mia figlia, non i colpevoli qualunque. E’ un dato di fatto che vi sono stati degli errori madornali, a tutti i livelli, nelle indagini successive al rapimento di Denise”.

Piera Maggio ha infine ribadito: “non mi arrenderò mai ed andrò sempre avanti per avere giustizia. Nutro sempre fortemente la speranza di potere riabbracciare Denise, nonostante gli anni passino però  l’angoscia è sempre più cresciuta”.

Francesco Mezzapelle

15-03-2017 13,30

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