Porto canale, novità sulla ripresa dei lavori di dragaggio. L’annuncio del sindaco Salvatore Quinci
“E’ tutto regolare. Presto ci saranno aggiornamenti per la ripresa dei lavori di escavazione del fiume Mazaro”. Questo è quanto ha annunciato dal sindaco della Città di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci il quale ha sottolineato attraverso un suo post video su facebook: “Abbiamo atteso mesi ma abbiamo la risposta di Arpa alle denunce ai capricci di una politica che pur di avere un po' di visibilità ha bloccato ancora una volta l'iter di escavazione.
Sono stato dal Commissario per il Rischio idrogeologico che detiene la direzione dei lavori. Dall’esito degli esami di condotti da Arpa alla ditta denunciata è risultato tutto regolare, secondo prescrizioni ambientali. Il contenuto delle vasche potrà finire in Colmata B mentre tutti i detriti andranno in discarica. Ringraziamo questa politica, noi andiamo avanti…”. Era stato lo stesso primo cittadino mazarese il 26 settembre scorso a denunciare ai nostri microfoni “il ritardo inspiegabile per la ripresa dei lavori di dragaggio del porto canale”.
In quell’intervista Quinci, oltre ad annunciare una sua interlocuzione con il presidente della Regione (”se la Regione non vuole più occuparsene ci dia le risorse e ci pensiamo noi a completare i lavori”- aveva detto Quinci), aveva parlato di una perizia di variante in corso in merito agli stessi lavori.
La vicenda. Era il 14 dicembre del 2023 quando, finalmente, dopo anni di attesa e promesse sembrava partito il dragaggio del porto canale. Ricordiamo che come si legge nella nota stampa inviata dal Comune lo stesso 14 dicembre: “L'investimento complessivo dopo le perizie di variante è di circa 2milioni 700mila euro. L'importo netto dei lavori è di 1milione 152.079,55 al netto del ribasso d'asta del 34,3717% (€ 932.864,70), compreso costo della mano d'opera (€ 214.214,85) e oneri per la sicurezza (€ 5.000,00) non soggetti a ribasso”.
Si tratta ovviamente di un primo stralcio di lavori di escavazione del fiume Mazaro per il quale invece servirebbero in un prossimo futuro almeno una decina di milioni di euro per la sua completa riqualificazione; e poi resta ancora da capire quando e come saranno rimossi i diversi natanti in stato di abbandono ormeggiati lungo il porto canale. I primi interventi di escavazione a partire da metà dicembre vennero eseguiti con degli escavatori lungo i lati del fiume Mazaro, e secondo quanto si legge nell'ordinanza della Capitaneria di Porto, sarebbero dovuti terminare entro febbraio.
In una nota dello scorso 22 gennaio lo stesso sindaco Quinci faceva il punto sui lavori di dragaggio si legge: “Terminata l’escavazione lato cantieri navali, da stamattina si prosegue, come da crono-programma sulla sponda del Lungomazaro Ducezio. I lavori che, lungo l’argine consentiranno di arrivare ad una profondità di escavazione di 4 metri, dureranno circa quattro settimane. Successivamente entrerà in funzione la draga i cui interventi si concentreranno nella parte centrale del fiume”.
La “sorbona”, la grande draga che dovrebbe escavare la parte centrale del fiume sarebbe dovuta arrivare quindi a metà febbraio, ma da alcune dichiarazioni del sindaco Quinci abbiamo appreso che, a quanto pare, qualcuno avrebbe fatto di tutto (intervenendo presso gli uffici regionali) per fermare le operazioni di dragaggio e che quindi l'arrivo della grande draga avrebbe subito dei ritardi. La draga “Mazaro”, acquistata con fondi del Feamp ed inaugurata lo scorso 29 dicembre, si dovrebbe invece occupare della "normale e ordinaria manutenzione dei fondali del porto canale".
Nel corso di questi mesi diverse sono state le associazioni che hanno esposto i propri dubbi circa il corretto smaltimento dei fanghi nella colmata B; “C’è da chiedersi se è corretto movimentare i fanghi o i sedimenti dragati insieme a copertoni, contenitori vari in plastica, cordami ed altro materiale estraneo” si legge in una nota inviata dall'associazione Pro Capo Feto. Su tale questione il sindaco Salvatore Quinci rassicurò la cittadinanza circa la ripresa dei lavori e la sistemazione anche delle vasche della “Colmata B” con la separazione del materiale prelevato insieme ai fanghi.
Lo fece anche durante il comizio finale prima delle elezioni Amministrative dello scorso 8 e 9 giugno. Adesso alla luce delle nuove rassicurazioni del sindaco Quinci ci si aspetta che finalmente arrivi, dopo quasi un anno dall’avvio dei lavori, la tanto attesa sorbona che possa completare –come previsto- questo primo stralcio di lavori chiudendo una annosa vicenda apparsa davvero intrigata e per molti tratti paradossale e per niente chiara…
Francesco Mezzapelle