Peschereccio mazarese “Pindaro” sequestrato da una motovedetta tunisina

Redazione Prima Pagina Mazara

L'ennesimo sequestro nel Canale di Sicilia, questa volta per mano dei Tunisini, di un peschereccio della marineria di Mazara del Vallo. A dare la notizia è stato il Presidente del Distretto produttivo della Pesca, Giovanni Tumbiolo

, che ha già informato la Farnesina.Il "Pindaro" (nella foto), iscritta al Compartimento di Mazara del Vallo, è stato sequestrato circa un'ora e mezzo fa dalle autorità tunisine, fermato al limite del Mammellone, in acque internazionali. A bordo un equipaggio di sette uomini: quattro tunisini e tre italiani, tra cui il Comandante Giuseppe Perniciaro.Il natante, di 33 anni, appartiene all'armatore Matteo Giacalone. Era partito dal Porto di Mazara del Vallo domenica dopo la mezzanotte, e avrebbe effettuato il fermo biologico dal 1 al 30 ottobre Nelle prossime ore il peschereccio sarà condotto nel porto tunisino di Sfax."Attualmente - ha detto Giovanni Tumbiolo - il peschereccio sta navigando verso il porto di Sfax.

Sembrerebbe che al momento del fermo non sia stata usata alcuna violennza. Ho già attivato i canali diplomatici affinchè si giunga al più presto al suo rilascio. Per la già fragile economia della nostra flotta peschereccia questo sequestro è l'ennesima tragedia. Bisogna mettere fine a questo tipo di episodi attraverso un deciso intervento del nostro governo. Ho allertato la segreteria del Ministro Bonino e mi sto premurando ad informare il presidente della Regione, Crocetta".

Il Presidente del Distretto della Pesca ha inoltre informato del sequestro il Console di Tunisia a Palermo, S.E. Farhat Ben Souissi, chiedendoil suo intervento per una necessaria risoluzione del caso nel comune interesse della popolazione Siciliana e Tunisina presente nel Distretto di Mazara del Vallo.

Vincenzo De Santi

20-08-2013 16,00

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