Pesca, Adamo (Federpesca Mazara): “ci dissociamo da iniziative non concordate”

Redazione Prima Pagina Mazara

L’altro ieri abbiamo riportato una nota stampa dell’eurodeputato Pietro Bartolo relativa alla missione a Bruxelles di una delegazione di Mazara del Vallo, guidata dal sindaco Salvatore Quinci, per evidenziare al Parlamento Europeo i problemi che attanagliano il settore della pesca (vedi https://www.primapaginamazara.it/pesca-delegazione-di-mazara-in-missione-a-bruxelles ).

In merito alla stessa missione ci ha contattato Santino Adamo, armatore e presidente della sezione mazarese di Federpesca, l’Associazione datoriale di settore affiliata a Confindustria, alla quale associati la maggioranza degli armatori della flotta mazarese ad oggi composta da una settantina di pescherecci che esercitano la pesca d’altura mediterranea del gambero rosso. “Federpesca Mazara – ha dichiarato Adamo- si dissocia dalla delegazione che non è stata concordata con l’intera categoria.

Il dott. Gilberto Ferrari, esperto di pesca del sindaco Quinci, ha dialogato con le associazioni di categoria? Prima di prendere decisioni o avanzare proposte è stato forse fatto un tavolo con tutti i rappresentanti del settore per discutere sulla questione quote del gambero rosso? I nostri professionisti – ha sottolineato Adamo- sono il massimo della formazione e conoscenza nel settore pesca a strascico per quanto riguarda la pesca di “aristaemorpha foliacea” (gambero rosso) e “aristeus antennatus” (gambero viola), specie di alta qualità che si ritiene da proteggere.

La questione è un po’ complessa, si parla di quote del gambero rosso ma bisogna anche capire come ripartirle anche in rapporto con le marinerie dei Paesi nordafricani alle quali i nostri pescatori, da veri pionieri del settore, hanno insegnato ad esercitare questo di pesca; altra questione la necessità di alternare la stagione del “rosso” con la pesca demersale, per tali motivi –ha ribadito il responsabile di Federpesca Mazara- necessitano unione e tavoli di concertazione fra soggetti diversi.

Qui non si tratta di fare o non fare, la CGPM (Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo) ha fatto già varie raccomandazioni ma nessuno si è mosso, adesso vengono fuori esperti e professori soltanto per fare passerelle. L'unione di tutto il comparto pesca è necessario per ottenere il minimo indispensabile, iniziative isolate – ha concluso Adamo- non portano a nulla di buono. Le iniziative si prendono di comune accordo, specialmente se riguardano un intero settore e pertanto questo andrebbe ascoltato”.

Francesco Mezzapelle