Parco eolico off-shore tra Capo Feto e Torrazza: “un progetto assurdo, inutile e costoso”

Redazione Prima Pagina Mazara

La Sicilia è ricca d'energia rinnovabile da fonte geotermica presente h24 già soggetta ad appropriazioni indebite da parte di società esterne che intendono sfruttarla quanto prima. L'energia siciliana resta riservata ai

 "soliti ignoti SpA" che ci fanno pagare bollette esose e che ci impediscono inoltre, di accedere a relativi finanziamenti per la realizzazione di piccole o grandi centrali d'energia elettrica da fonte geotermica in quanto la Regione Siciliana risulta priva (stranamente) di adeguate mappe geologiche. Sino ad oggi i siciliani, senza alcun vantaggio economico, hanno assistito inermi ad appropriazioni indebite di risorse energetiche da parte di multinazionali e simili d'oltre lo Stretto, ricevendo in cambio inquinamenti vari e costi altissimi su presunti consumi d'energia elettrica e di gas.

Inoltre con "invidiabile" remissività i siciliani assistono inermi alla realizzazione di assurdi, inutili e costosi: parchi fotovoltaici (vedi impianto a Gela di 250 milioni di euro finanziato recentemente dal Presidente Crocetta); parchi eolici anche, off-shore (vedi progetto in itinere da realizzare davanti la costa Capo Feto–Torrazza con una spesa d'oltre 100 milioni di euro); impianti di cogenerazione a biomassa che assecondano discariche di RSU (in ogni caso) abusive altamente inquinanti. Impianti questi, tutti con impatto ambientale notevole e pur sempre inquinanti anche con materiali nocivi prodotti da erosione continua degli stessi sia terrestre che marina.

Contrariamente, previa abrogazione delle Leggi regionali 20 marzo 1950, n. 30 relativa alla ricerca e la coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi e del 01-10-1956, n. 54, che disciplina la ricerca e coltivazione di sostanze minerali nella Regione i siciliani possono condividere e approvare con referendum popolare una legge regionale che permette ai legittimi proprietari del suolo e anche del sottosuolo con quanto in esso contenuto senza limitazione, di sfruttare a proprio favore questa preziosa fonte di energia rinnovabile no-stop, in modo sostenibile e senza arrecare danni a terzi.

L'argomento in questione per i siciliani, è importante sotto ogni aspetto, sia vitale che socio-economico. I siciliani quindi, devono evitare di assecondare spese pubbliche per finanziare progetti inutili, lesivi sotto ogni aspetto ambientale e naturale; senza contare che con simili progetti, come quello del parco eolico off-shore, i consumatori d'energia elettrica Enel SpA subiscono addebiti per recupero incentivi dati a gestori degli impianti stessi. Senza energia e acqua potabile viene meno le possibilità di sopravvivere in un mondo soggetto ad una strana crisi, a mutamenti climatici devastanti che si susseguono costantemente.

L'utilizzo sostenibile di queste risorse energetiche naturali, permetterebbe ai siciliani di migliorare la propria qualità della vita nel benessere collettivo senza inquinamenti, garantito dal costo contenuto e vantaggioso dell'energia. Recentemente l'Enel Green Power ha inaugurato una nuova centrale geotermica da 20 Mw nel comune di Chiusdino, in provincia di Siena. A regime l'impianto sarà in grado di produrre 150 milioni di chilowattora, che corrispondono ai consumi elettrici di 55mila famiglie ed evitare l'immissione nell'atmosfera di centomila tonnellate di anidride carbonica, per un risparmio di 32mila tonnellate equivalenti di petrolio.

L'installazione, realizzata grazie a un investimento di 80 milioni di euro, secondo gli esperti ha standard di eccellenza nel settore geotermico, in particolare per quanto riguarda la qualità e la sicurezza. Dal punto di vista tecnico l'impianto sarà alimentato da quattro pozzi dalla postazione Travale Sud e ulteriori due dalla postazione Montieri 5, per una portata di 130 tonnellate/ora; la profondità del serbatoio geotermico è di circa 3.000 metri.

Dott. Gaspare Sammartano

06-09-2013 16,00

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