Mazara, Ospedale Abele Ajello: ultima chiamata per Cristaldi, lettera del Centro Studi La Voce

Redazione Prima Pagina Mazara

Siamo ormai alla consegna, non di certo all’inaugurazione, dell’ospedale cittadino o di parte di esso. Siamo sicuri che un coro di vecchi e nuovi tromboni, trombette grancasse, tamburelli e napoletani putipu’ non ci mancherà.

Vedremo una sfilata di manager improbabili, come quell’inarrivabile direttore generale dell’ASP che ha sbagliato talmente tante volte la previsione della data della consegna del nosocomio, da poter degnamente entrare nel Guinness dei Primati, come il “pani cunzatu” lungo oltre 800 metri che è stato raggiunto lungo strade, vie e vicoli di Mazara.E sentiremo dichiarazioni roboanti di politicanti poco professionali che avranno il solo obiettivo di rivendicare per loro stessi il grande merito.

Ma merito di cosa?Forse è utile dedicare qualche riflessione tecnica alla vicenda. Forse scopriremo che il passato è funzionale ad una semplice operazione da quattro soldi che, per i risibili obiettivi di qualche trombone o trombetta politica, danneggia intere comunità.L’accorpamento del Presidio ospedaliero di Salemi con quello di Trapani consente di classificare questa combinazione al I° livello se non addirittura al II° livello se convenzionato con l’IRCS Bonino Puleio di Messina.Sulla classificazione dell’Ospedale di Trapani al I° livello difficilmente si può obiettare, essendo stato da sempre Ospedale di riferimento provinciale , anche se vetusto e difficilmente accessibile sia dall’autostrada che dalla stazione ferroviaria.

Da Mazara e da tutta la Valle del Belice si raggiungono prima e più facilmente gli Ospedali di Palermo ( purtroppo sempre intasati ) e quindi l’Ospedale di Trapani non può costituire, oggi, il riferimento nel rispetto dei tempi indispensabili per garantire idonee terapie.L’ospedale di Mazara, di nuova concezione e costruzione, costato circa 40 milioni di €, considerato il più moderno di tutta l’Italia meridionale, deve essere classificato ( nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera secondo il D.M.

n. 70 del 2 Aprile 2015 ), al I° livello per le seguenti motivazioni:• Spendere 40 milioni di euro di pubblico denaro per farne un presidio di base sarebbe uno sperpero ingiustificabile dopo anni di sacrificio dei cittadini che hanno vissuto senza la disponibilità di un Ospedale;• Vi e’ già allocata la strumentazione per la Radioterapia. A Trapani debbono ancora iniziare i lavori edili per creare quel centro di eccellenza senza considerare che una Radioterapia deve essere prevista per un bacino di utenza di 600 mila abitanti;• Era, prima della chiusura, uno dei punti di riferimento di tutta la Sicilia per la Chirurgia;• E’ stata la prima Cardiologia in Provincia ad attivare una UTIC e un Centro di impiantistica di Pace Maker e Defibrillatori e ci sono le condizioni per attivare anche un servizio di Emodinamica.

E questo ha permesso la formazione di un team estremamente professionalizzato, al momento disperso in più presidi, che facilmente potrebbe essere riallocato a Mazara;• E’ stato il primo Presidio Ospedaliero in Sicilia ad avviare il progetto di telecardiologia via satellite utilizzato oggi dal 118, a dimostrazione di una capacità innovativa di livello almeno nazionale;• I tempi di percorrenza da tutta la Provincia, l’accessibilità sia ferroviaria che autostradale sono assolutamente idonei ( poche centinaia di metri, percorribili anche a piedi, separano l’Ospedale dalla stazione ferroviaria e dall’imbocco dell’autostrada );• E’ stato il Presidio di riferimento per tutte le emergenze a partire dal terremoto del Belice;• Si è stratificata una notevole esperienza nella gestione di eventi traumatologici complessi ( es.

caso affondamento della Thetis), riconosciuta e premiata dal Prefetto;• Vi è la presenza di una Elisuperficie per trasferimenti di pazienti in Unità ad alta specializzazione di altri ospedali;• E’ in un’area “grandi rischi” per la presenza del terminale del gasdotto. Un eventuale evento negativo avrebbe una unità di eccellenza attivabile in pochi minuti;• Nell’area vi è una alta componente di popolazione immigrata, con una natalità elevata che consiglia un centro attrezzato di ginecologia e neonatologia.

Qualunque persona dotata di normale intelligenza e di solido buonsenso comprende come, in un mondo senza direttori generali asserviti alla politica e senza mezzibusti dediti alla propria miserrima e risibile carriera, con le premesse esposte l’ospedale di Mazara dovrebbe essere necessariamente di I° livello.Poiché sembra che il serafico Gucciardi assessore di grande spessore scientifico (scienza del consenso) non ne voglia sapere, a questo non senso offensivo delle intelligenze non si può che cercare una motivazione “politico - elettoralistica”, che tentiamo di esporre: non se ne vorrebbe far nulla per la classificazione di I° livello, per non fare insorgere rivalità e campanilismi con Marsala e Castelvetrano che accuserebbero di favoritismo l’attuale Assessore, furbescamente attento a non creare antagonismo, a proprio discapito, nel proprio bacino elettorale.Compito non difficile, data la notoria acquiescenza dei mazaresi ai quali è prassi consolidata confutare, allorquando avanzano richieste, di fare “campanilismo” mentre, invece, se sono altri a richiedere le stesse cose sono da considerare diritti sacrosanti.Nel frattempo l’Assessore si pregia di dichiarare che sarebbe opportuno concedere briciole di Unità complesse ( leggasi Unità complessa di oncologia ) evidentemente per mettere a tacere personaggi che creano disturbo alle grandi manovre preelettorali.Noi confidiamo che Super Nicola, personalità forte e con cipiglio energico, capisca, nonostante gli ingloriosi errori e i tatticismi del passato, come l’ultima chiamata che gli arriva dalla tracotanza dei suoi avversari politici (fino a prova contraria) gli consentirebbe di fare una battaglia per l’ospedale cittadino perché sia riconosciuto di 1° livello.

Questa battaglia gli aprirebbe la strada per le sue giuste ambizioni politiche future. Onorevole, pensi a lei e alle prossime elezioni regionali e nazionali, a cui lei deve necessariamente partecipare (altrimenti, che farebbe da grande, solo ceramiche?). Se non vinceremo la battaglia per l’ospedale, mi creda, il suo bacino di voti si svuoterà e lei dovrà dedicarsi alle amate ceramiche, senza più il sapore acre della lotta politica (si fa per dire).

Centro Studi “ LA VOCE “PresidenteGirolamo Pipitone

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