Mazara, in stato di abbandono area circostante la sopraelevata, l’ecomostro elettorale
Una vegetazione selvaggia, arbusti che invadono quasi la strada con pericolo per gli automobilisti, questo è quanto si nota guardando l’atterraggio della sopraelevata, presso lungomare Fatamorgana nel tratto all’incrocio con la via Mario Fani.
Da quando l’ecomostro è stato ultimato nessuno ha provveduto alla discerbatura delle aree circostanti (vedi foto n.1). Dovrebbe pensarci il Comune oppure l’Anas, cioè l’ente che ha competenza ed ha realizzato l’opera?
Che le grandi opere, anche se realizzate da altri enti, diventino oggetto di propaganda politica non è certamente un mistero, anzi potremmo sorprenderci qualora ciò non avvenisse. La stessa cosa succede anche a Mazara del Vallo e non certamente da un giorno all’altro. Ed è così successo con la sopraelevata, l’incompiuta completata dopo circa 35 anni, è divenuta oggetto della precedente campagna elettorale, quella che ha portato alla rielezione di Nicola Cristaldi a sindaco della Città (ricordate lo spot del candidato insieme ai suoi fedelissimi, consiglieri vecchi e nuovi che scendevano correndo dalla sopraelevata appena completata al ritmo di un brano-tormentone dell’estate 2014?).
Ovviamente nessuno si è interrogato sul fatto che l’opera non ha più la stessa importanza che poteva invece rivestire se completata una trentina di anni prima quando vi era un’economia fiorente legata al commercio ed all’attività peschereccia (sarebbe interessante contare quante auto giornalmente attraversano la sopraelevata che collega la Strada Statale 115 e il porto mazarese).
Nessuno si è indignato del fatto che la sopraelevata rappresenta un ecomostro che ha "stuprato" il paesaggio della costa ovest della Città (vedi foto n.2), quella di Tonnarella, la più grande spiaggia della Città. Come mai invece di “sprecare” cemento a go-go non si è optato per un atterraggio in un tratto precedente magari prima dell’incrocio con via Mario Fani in modo da evitare un “allargamento” dell’opera? In quell'occasione fu sssordante il silenzio delle associazioni ambientaliste così presenti invece quando vi è da fare vetrina. Neppure nessuno dei sindaci candidati in alternativa a Cristaldi prese posizione sulla vicenda (anzi uno si, era Roberto Frazzetta che si fece ritrarre in quell'occasione al fianco dei vertici dell'Anas e di Crsitaldi salutando il completamento dell'opera).
Vogliamo poi parlare dell’iter tortuoso (a dir poco) quello che ha portato al completamento di una delle maggiore opere incompiute del meridione? L'opera era stata infatti iniziata per la prima volta nel 1981 grazie anche a degli espropri di proprietà private, qualche anno dopo i lavori erano stati interrotti. (Come mai su questa interruzione dei lavori non è stata mai aperta un'inchiesta per accertarne le responsabilità?).
La ripresa dei lavori è avvenuta grazie ad un progetto dell'Anas presentato nel marzo del 2008. Il progetto era inserito all'interno nel Piano di Investimenti 2007-2011 con un finanziamento di circa 11 milioni di euro. Poi però nel 2006 le risorse erano state spostate in Veneto ed in Toscana e pure in Sicilia. Decisivo era stato l'intervento richiesto dalla precedente Amministrazione Maccadino dell'allora ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro.
I lavori della sopraelevata, iniziati nel luglio del 2009 (dopo un mese la prima elezione di Cristaldi a Sindaco), si sarebbero dovuti concludere entro il 4 luglio del 2011 ma erano stati interrotti, nel gennaio 2010, a seguito della revoca per all'avvio di alcune indagini da parte della magistratura sulla documentazione presentata dalla ditta aggiudicataria dell'appalto, cioè la ditta Deanco srl di Gangi.
Nell'ottobre del 2011 era stata espletata la nuova gara di appalto, vinta dalla ditta COS, e dopo pochi mesi i lavori, per un importo di 11 milioni di euro, erano ripresi.
La sopraelevata è stata inaugurata –come predetto- quasi alla vigilia delle elezioni amministrative del 2014 e lo stesso candidato sindaco Nicola Cristaldi alla presenza dei vertici dell’Anas, aveva dichiarato: "Finalmente la Sopraelevata va a compimento ed entro pochi giorni potremmo aprirla al traffico veicolare, assumendo una funzione strategica per lo sviluppo territoriale ed urbanistico della nostra Città. Il completamento dell'opera, attesa da oltre un trentennio, consentirà di realizzare tutta una serie di strutture attorno all'atterraggio del viadotto, sia con l'apertura del mercato agroalimentare sia con la realizzazione un grande parcheggio che alleggerirà il traffico cittadino”.
Vorremmo sbagliarci ma di questa funzione strategica non ne ha abbiamo traccia, ne tantomeno, grazie alla stessa sopraelevata, di uno sviluppo della Città; per non parlare del mercato ittico all’ingrosso (poi trasformato, sulla carta, in agroalimentare e ciò si strategicamente, visto che gli armatori-rigattieri del pesce non vi avrebbero mai portato il prodotto) che ad oggi risulta una cattedrale nel deserto in uno stato di abbandono e fatiscenza.
Francesco Mezzapelle
21-11-2015 12,15
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