Mazara, I.I.S. "F. Ferrara": gli alunni spagnoli del programma Erasmus+ in visita a Capo Feto e Tonnarella

Redazione Prima Pagina Mazara

Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata da Enzo Sciabica. Ecco quanto si legge: 

Nell’ambito del programma Erasmus +, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Ferrara” di Mazara del Vallo, gestore del progetto, codice n. 2023-1-IT02-Ka121-SCH 000133358, ha ospitato, dal 20/5 al 25/5/2024, gli alunni e due docenti, Alicia Hernandez Vicente e Anna Mercedes Plasencia Darias, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Los Cardones” di San Isidro, frazione di Granadilla de Abona, Comune nella Provincia di Santa Cruz di Tenerife, nell’arcipelago delle Isole Canarie.

Professoresse e alunni, il 20 si sono integrati ai familiari e agli alunni dell’Istituto Francesco Ferrara, coordinati, oltre che dalla preside Licia Ingrasciotta, dai docenti: Miriam Norrito, Gaspare Di Stefano, Daniele Campisi e Maria Tibaudo. Dopo la visita del 21 al Parco Archeologico di Selinunte, mercoledì 22, studenti e docenti, percorrendo la pista ciclabile cittadina, hanno raggiunto la palude di Capo Feto, Oasi di Protezione e Rifugio della Fauna, nonché sito della Rete Ecologica Europea Natura 2000 e zona Ramsar.

Ad attenderli c’era Enzo Sciabica che, data l’ora d’arrivo, li ha condotti nella parte est della zona umida. Gli ospiti sono stati subito attratti dalla natura ancora selvaggia, dato che proprio all’ingresso del sito si sono succedute formazioni significative di Halimione portulacoides (atriplice portulacoide) in alleanza ad altre specie di flora, oltre alla distesa dei depositi vegetali marini spiaggiati, habitat protetto, cod. 1210, dell’Allegato 1 D. 92/43CE. Flora che ha indotto studenti e professori a mettere mano ai telefonini e a fotografare fiori e piante.

La visita è proseguita nella zona che accoglie la Gorga della Tonnara o della Salinella e laddove passa la condotta (Algeria-Italia) del metanodotto Enrico Mattei. Qui, come è noto a livello locale, si è formata una secca in seguito al sotterramento della condotta e cinque bellissime pivieresse (Pluvialis squataroma), posate sulla copertura emersa, alzandosi in volo hanno dato il benvenuto ai visitatori. La pivieressa è uccello dell’Ordine dei Caradriformi e a Capo Feto ha fatto sognare non pochi studiosi della palude, è sembrato infatti che possa riprodursi anche qua, da migratore nidificante nel settentrione dell’Asia e dell’America.

La suggestione del posto, con l’attraente fioritura del papavero cornuto (Glaucium flavum), ha indotto ad una sosta e ad altre riprese fotografiche. Mancavano i fenicotteri, oggetto di richiesta da parte dei professori e degli alunni che sono stati accontentati. Il gruppo è stato condotto infatti nella vicina laguna di Tonnarella in cui oltre ai fenicotteri (Phoenicopterus roseus), ai fraticelli (Sterna albifrons) e alle volpoche (Tadorna tadorna), sono stati osservati i cavalieri d’Italia intenti alla cova.

Alunni e professori sono rimasti davvero soddisfatti, mentre le due professoresse spagnole hanno continuato a fotografare l’attraente fioritura della viola marina od anche violaciocca selvatica, Matthiola tricuspidata che può essere osservata agevolmente in laguna.