Mazara, Gancitano (CGIL):”Il mancato rispetto dei tempi di riapertura dell’Ospedale delegittima l’assessore e i suoi funzionari”

Redazione Prima Pagina Mazara

Mentre l’ Amministrazione comunale di Mazara aspetta le “sedi istituzionali” per farci sapere se si muoverà in coerenza con gli orientamenti dell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale il 15 dicembre del 2016, che, come si ricorderà, impegnava il sindaco a risolvere “la problematica relativa alla Classificazione di 1° livello dell’Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo”;

mentre il PD è del tutto appiattito sulle posizioni e sugli orientamenti rappresentati dall’assessore regionale alla malattia, che intende classificare come ospedale di base il “nostro” nosocomio;mentre i grillini evitano di partecipare ai cortei cittadini, ma ci informano che, aspettando gli atti formali, stanno lavorando nelle “sedi opportune per fare in modo che si realizzi e si ottenga il meglio per il nostro territorio”;

la CGIL-Camera del lavoro di Mazara sta ricevendo sollecitazioni a proseguire con le iniziative di lotta per il riconoscimento di 1° livello della struttura ospedaliera, in quanto punto di riferimento di un ampio bacino di utenza.

Sappiamo già attraverso alcuni incontri, informali, con diversi componenti del “Comitato Civico” che lo stesso Comitato ha intenzione di intensificare i momenti di incontro, al fine di programmare tutta una serie di iniziative, coinvolgendo i cittadini e la società civile, per affermare il sacrosanto diritti delle nostre popolazioni ad avere un ospedale adeguatamente strutturato a servizio dei cittadini e dell’intero territorio, in considerazione del fatto che un ospedale di primo livello non significa soltanto maggiore tutela e maggiore sicurezza, ma attiverebbe un processo di economie locali e consentirebbe nuovi sbocchi occupazionali.

Per questo siamo convinti che l’ospedale, interessando diverse comunità, deve essere adeguato al livello del fabbisogno e della domanda di sanità del nostro territorio e deve essere aperto nei tempi promessi dall’assessore regionale.E’ chiaro che il mancato rispetto dei tempi per la riapertura dell’ospedale delegittimerebbe l’assessore e i suoi funzionari e sarebbe un motivo plausibile per chiederne le dimissioni.

Comunicato stampa4/2/2017{fshare}